Montella: "Menez? Se avessi potuto fare prima il cambio l'avrei messo in campo. Il futuro non dipenderà dalle ultime 3 gare"

10.05.2011 12:44 di  Redazione Vocegiallorossa   vedi letture
Montella: "Menez? Se avessi potuto fare prima il cambio l'avrei messo in campo. Il futuro non dipenderà dalle ultime 3 gare"
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© foto di Alberto Fornasari

Dopo la gara contro il Milan avevi criticato Menez, hai parlato col ragazzo?
"Sì, non ho problemi con lui e lui ritengo non abbia problemi con me. Viene sempre detto che l'allenatore ha un rapporto difficile con chi non gioca ma non è così. Menez molte volte non è riuscito a giocare bene quando è subentrato a partita in corso, se avessi avuto tempo e spazio per fare prima la sostituzione probabilmente l'avrei inserito. Ci può dare ancora il suo contributo, credo molto in lui".

Prima della gara col Milan Perrotta si è allenato poco, come sta?
"Aveva fatto un po' di scarico per un piccolo problema al tallone, si sta allenando è disponibile".

Le condizioni di Cassetti?
"Non si è allenato, ha fatto differenziato. Rosi non è al 100%, Taddei è squalificato e ci mancherà molto per caratetristiche. Devo fare tantissime valutazioni, non è eslcuso che per mancanza di esterni debba cambiare qualcosa".

Menez, Vucinic e Borriello assieme?
"Sulla carta è possibile ma sono gli unici attaccanti a disposizione e ci sono anche i supplementari. La gara si può vincere nel secondo tempo, vediamo".

Il limite di questa squadra è la concentrazione?
"Non solo".

Queste ultime gare saranno determinanti per il tuo futuro?
"Non credo, il lavoro di un tecnico va valutato sul campo, analizzando tutta la situazione, tutto il mio cammino. La squadra ha una media da terza in classifica".

I numeri dicono che questa è una Roma da traferta, ci crede all'impresa a Milano?
Certo che ci crediamo nonostante le molte assenze. Sarà una gara difficile ma ci proviamo perché abbiamo le possibilità".

Greco lo vede più come vice Pizarro o magari più in avanti come mezz’ala?
"È un giocatore tecnico, può ricoprire entrambi i ruoli. Da allenatore devi fare delle scelte, mi dispiace per lui, ma credo che in questo finale di stagione può tornare ad essere utile".

Com'è l'atmosfera nello spogliatoio? A volte sembra che questa sia una squadra che non vede l'ora che finisca la stagione...
"I numeri parlano, non mentono. Probabilmente questa è una squadra che riesce a interpretare meglio le partite di cartello dove le motivazioni sono maggiori; qualora non riuscisse a trovare gli stimoli anche nelle partite cosiddette minori può essere un limite, perchè sono quelle che ti fanno fare il salto di qualità". 

Il quarto posto, in termine di motivazioni, è appetibile?
"Sono sicuro sia appetibile per tutti, perché c'è differenza tra arrivare quarti o sesti. Tutto deve essere rapportato alla storia di questa squadra di quest' anno. Sarà impopolare dirlo, ma sono stati bravi, hanno recuperato 9 punti sulla Lazio e 7 sull'Udinese; siamo lì a giocarci un posto per la Champions e una finale di Coppa Italia a cui teniamo tutti moltissimo, quindi un senso alla stagione si può dare anche se tutti aspiravamo a qualcosa di più".

C'è stata poca attenzione rispetto al tuo percorso qui a Roma?
"Forse ci sono state troppe attese per le potenzialità di questa squadra, ma non mi interessa rimarcarlo per una mia autocandidatura; quello che mi interessa è dare convinzione alla squadra perché ci deve credere fino in fondo, un allenatore deve rimanere lucido e non farsi condizionare. A me piace sottolineare la rincorsa che i ragazzi hanno fatto".

Quanto è importante per te la Coppa Italia se la vincessi?
"Non mi interessa a livello personale; ripeto, l'allenatore si valuta per tante cose, e si può vincere in tanti modi, non solo alzando una Coppa. Dipende sempre poi da che che valore si dà al lavoro di una persona".

Domani sarà una Roma attendista o battagliera?
"Ti ha mandato Leonardo? (ride, ndr). La partita dura 90 minuti almeno e noi dobbiamo giocarci tutte le carte al meglio, è da decidersi se da subito o no".

Sei stato contento dell’altro modulo?
“Abbiamo fatto bene soprattutto nel primo tempo, nel secondo tempo facevamo fatica a salire, abbiamo supportato poco i due attaccanti. Forse anche loro potevano fare di più, ma la squadra era stanca. Il primo tempo mi è piaciuto come intensità e atteggiamento”.

Giocate mercoledì e domenica. Dovrai fare dei rgaionamenti per la formazione?
“Abbiamo tra le altre cose anche tanti giocatori infortunati, squalificati. Un incrocio verrà quasi naturale per forze di cose”.

Tu preferivi un pareggio Udinese-Lazio...
“Non avevo detto così ma non è detto che sarà stato peggio o meglio. Dipende cosa farà l'Udinese nelle prossime due partite. Qusto campionato ci sta insegnando che tutto può succedere. Ci sono meno sospetti sulle partite. Per noi sarebbe difficile da mandar giù se doessimo avere dei rimpianti. Noi dobbiamo vincere le due prossime gare".

A 10 giorni dalla fine della stagione avrebbe desiderato qualche segnale di chiarezza in più sul nuovo assetto del club?
“Io devo lavorare con quello che ho a disposizione; mi devo preoccupare di focalizzare i problemi e cercare di risolverli".

Crede di meritare una panchina di Serie A?
"Io sono appassionato del calcio in generale, lo sono stato con i ragazzi e lo sono con gli adulti. E' faticoso, ma è un mestiere che mi piace".

Vucinic oggi non si è allenato.
"Si , aveva un problemino, vediamo domani come starà".