Mancini: "Mourinho è un'icona del calcio. Un onore portare la fascia di capitano della Roma"
Gianluca Mancini è stato intervistato ieri live su Instagram su SportMediaset. Queste le sue dichiarazioni:
José Mourinho:
"È un’icona del calcio, è un motivo in più per dare di più in allenamento e in partita anche per lui".
La fascia di capitano
"Qui a Roma è una cosa importante che ho imparato a capire stando qui, è un onore portarla anche se il nostro è un super capitano come Lorenzo Pellegrini"
Olimpico sempre tutto esaurito: il rapporto con i tifosi?
"Ci regala ogni volta tantissima emozione, tantissima forza. Ci incitano quando vinciamo, anche quando siamo sotto a volte le ribaltiamo per merito loro. Sono uno che prova a dare sempre il massimo e finire la partita stremato per i miei compagni, lo staff e soprattutto per i tifosi"
L’allenatore che ha inciso di più?
“Qualsiasi allenatore che ho avuto mi ha dato qualcosa, se devo citarne uno Gasperini mi ha dato tanto, facendomi crescere sotto ogni aspetto per stare in Serie A. Oggi ho il migliore e imparo da lui ogni giorno sotto ogni aspetto, sia tattico che psicologico”
Il giocatore che ha inciso di più?
“Se devo fare un nome faccio quello del mio amico Leonardo Spinazzola, ci conosciamo da 8 anni, abbiamo vissuto insieme, litighiamo, ci sproniamo. Ricordo i primi mesi a Perugia in cui giocavo poco e lui mi parlava e mi aiutava a non mollare”
Capitolo Nazionale: come giudichi il girone per gli Europei?
“È tosto, lo sapevamo. La più difficile? La Spagna, però siamo l’Italia e dobbiamo guardare in faccia tutti e giocare con orgoglio, senza paura”
L’avversario più difficile?
“Higuain”
Il gol a cui sei più affezionato?
“Quello che ho segnato alla Juve l’anno scorso, è stato un gol un po’ casuale, in cui ho tirato fuori. Poi abbiamo vinto…”
Il motivo del numero 23?
“Due: il primo è perché mi sono fidanzato e poi sposato il 23 e l’altro è per Marco Materazzi, è anche in suo onore”
Il tuo sogno ancora non realizzato?
“Vincere il prossimo trofeo…qualsiasi trofeo”
Com’è stare in squadra con Dybala e Lukaku
"Prima di tutto sono due ragazzi eccezionali e poi giocatori fortissimi. È bello difendere contro di loro perché puoi imparare, sono due giocatori davvero forti”