Giovannelli: "Gervinho si sposa perfettamente con il gioco di Garcia"
L'ex calciatore giallorosso Paolo Giovannelli, autore di un gol nel derby nella stagione 1979/1980, ha raccontanto le emozioni della stracittadina capitolina:
Che effetto fa sentirsi chiamato in causa dalla nostra città?
"Mi fa capire cosa ha voluto dire quel gol. Se penso che sono passati purtroppo 34 anni, ancora oggi vengo chiamato e questo mi fa piacere e mi fa capire che questo gol è stato importante".
Si ricorda la sensazione prima del gol?
"Anche se sono passati tanti anni ho presente quell’attimo, come vivere un’opportunità importante. Mi ricordo la sensazione di avere un’occasione, con la porta spalancata, era troppo invitante per sbagliarla".
Analogie tra la Roma di Liedholm e quella di Garcia?
"Tatticamente poco, il calcio è troppo cambiato, non è giusto fare paragoni. Bisognerebbe conoscere l’allenatore di oggi e vivere lo spogliatoio, insieme alla società e ai calciatori ha fatto un mezzo miracolo. Quando si vede la partita della Roma quest’anno si capisce che è una squadra vera, compatta, dove tutti remano dalla stessa parte, cosa che invece si vedeva l’anno scorso. Nonostante un primo periodo eccezionale e 4-5 pareggi, ci sono rimessi lì seriamente e si sono ripresi subito alla grande. Alla grande c’è un grande lavoro dell’allenatore, che ha grandi qualità".
Quanto i tecnici avversari pensano a limitare Gervinho?
"Ogni squadra cerca le contromisure. Però non sempre è possibile metterlo in pratica. Gervinho quando lanciato negli spazi o gli fai fallo oppure è difficilmente fermarlo. Si sposa perfettamente con il gioco di Garcia".
Come vivrà il derby?
"Al divano o in televisione, con un po’ di rum e una sigaretta", le sue parole a Centro Suono Sport.