Garcia: "La Juventus è costruita per lo scudetto, noi dobbiamo tornare in Europa"

Vocegiallorossa.it

Il tecnico giallorosso Rudi Garcia ha commentato alla trasmissione francese Stade 2 la sconfitta subita dalla Francia contro l'Ucraina nei playoff di accesso ai Mondiali: "Sono due giorni che sto in Francia e vedo quest'atmosfera depressa. Io invece ci credo, possiamo ribaltare il punteggio contro l'Ucraina e andare ai mondiali in Brasile. Ma chi scende in campo deve ricordarsi che siamo la Francia e che indossano la maglia dei Bleus. È stato giocato soltanto il primo tempo di una partita, il calcio è fatto apposta per fare degli exploit. C'è bisogno dell'appoggio della gente, tutti devono crederci", riporta repubblica.it.

Il portale sports.orange.fr riporta altre dichiarazioni del tecnico giallorosso alla trasmissione Stade 2: "Quando sono arrivato, c'era un clima negativo intorno alla squadra, perché sono passati due anni dall'ultima qualificazione europea. Questo clima non mi piaceva, così ho voluto dare fiducia ai giocatori. Ero frustrato del fatto di non riuscire a farmi capire rapidamente e ho fatto una questione d'onore imparare subito l'italiano. La Juve è costruita per vincere lo scudetto, noi abbiamo bisogno di tornare in Europa e, se possibile, in quella dalle grandi orecchie (la Champions League). È normale che i tifosi sognino, ma ci deve essere misura. Finire nei primi cinque sarebbe già buono".

Garcia ha poi parlato anche all'emittente radiofonica Europe 1. Ecco le sue parole, riportate da europacalcio.it: "Fra i giornalisti ci sono molti tifosi della Roma, quella frase relativa al fatto di sentirmi romanista la dissi dopo il derby. Fino a quando non lo si gioca non si può essere romanisti appieno. Per noi, il derby è stato un modo straordinario di poterci riscattare subito. Ci vogliono regole per tutti, come in famiglia: gli orari, gli esempi, il rispetto di un'identità di squadra che sia combattiva, unita, sempre nelle regole del fair play. Totti? La forza dei grandi campioni, come Francesco, è quella di rimanere di umili. Lui è un campione eccezionale, ha solo voglia di vincere. E io gli ho detto subito soltanto che avevo e ho voglia di vincere con lui".