Fonseca: "Il viaggio verso il confine è stato terribile, 30 ore senza fermarsi mai con gli aerei che passavano sopra di noi"

09.03.2022 10:31 di  Redazione Vocegiallorossa  Twitter:    vedi letture
Fonseca: "Il viaggio verso il confine è stato terribile, 30 ore senza fermarsi mai con gli aerei che passavano sopra di noi"
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

L'ex allenatore giallorosso Paulo Fonseca è stato intervistato da La Gazzetta dello Sport, raccontando la sua fuga da Kiev pochi giorni dopo l'inizio della guerra: "Un incubo. Era il 24 febbraio e dovevo partire alle 10 per il Portogallo con la famiglia, quando alle 4.30 abbiamo sentito cadere le prime bombe. Ci siamo spaventati. Il mio amico Srna (dirigente dello Shakhtar) mi ha invitato ad andare all’hotel Opera, dove c’era la squadra. Ci siamo rifugiati in un bunker. C’era De Zerbi, c’erano i brasiliani con le famiglie. I bambini dormivano per terra nei sacchi a pelo. Avevamo paura.

Poi la mia ambasciata ha organizzato un mini-van e in tre famiglie siamo partiti verso la Moldavia. È stato un viaggio terribile. Trenta ore senza fermarsi mai, incolonnati a volte a 5 km/h, con gli aerei che ci passavano sulla testa, i posti di blocco, mentre la gente intorno non trovava né carburante né cibo. Solo quando sono arrivato al confine con la Romania ho cominciato a rilassarmi, ma si fa per dire. Mia moglie piange in continuazione, perché abbiamo amici e parenti in tutta l’Ucraina. Ora, tramite la mia federazione, sono diventato ambasciatore per la pace e ci adoperiamo per trovare alloggio, lavoro e scuola ai profughi. Una piccola parte, naturalmente, dei due milioni di quelli che stanno fuggendo".