Fiorentina, Zaniolo: "Non ci sto! Sono stato provocato ma non ho colpito nessuno"

«Stavolta non ci sto. Quando ho fatto delle sciocchezze, come con l’arbitro l’ultima volta all’Olimpico, mi sono sempre assunto le mie responsabilità accettando la punizione, la squalifica, ma in questo caso non posso passare per quello che scatena le risse e mette le mani addosso a un ragazzino». Stamani sul Corriere dello Sport parla Nicolò Zaniolo, al centro di una bufera dopo quello che è accaduto a seguito di Fiorentina-Roma Primavera e della presunta colluttazione con due ragazzi giallorossi negli spogliatoi.
L'attaccante della Fiorentina, di proprietà del Galatasaray, spiega cosa è successo dal suo punto di vista, come riporta firenzeviola.it: «So di aver reagito male e me ne assumo la responsabilità. Voglio essere molto schietto: dovevo fare pipì e il primo bagno che ho trovato era quello dello spogliatoio della Roma, ho chiesto il permesso di entrare e me l’hanno concesso con un sorriso. “Ma che, devi anche chiederlo?”. Incrociando i ragazzi ho dato loro il cinque dicendo bravi. Uscito dal bagno, uno di questi ragazzi a voce alta mi ha provocato e quando gli ho chiesto se era proprio a me che si riferiva mi si è avvicinato. Ho perso la calma ma non l’ho colpito. È un errore che mi pesa, soprattutto perché so di dover essere un esempio per i più giovani. Ci tengo però a precisare che i fatti sono ben lontani da quanto ricostruito e che da parte mia, oltre ad una discussione verbale, non c’è stato alcun comportamento aggressivo».
Una versione completamente diversa rispetto al comunicato pubblicato ieri dalla Roma, che vede i giovani Almaviva e Litti con una prognosi, rispettivamente, di 10 e 21 giorni.
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