ESCLUSIVA VG - Mangone: "È difficile vincere a Roma, ma non bisogna nascondersi dietro l'ambiente. Il Bologna non rinuncerà a giocare all'Olimpico"
Amedeo Mangone, ex difensore di Roma e Bologna è intervenuto ai microfoni di VG Radio. Queste le sue dichiarazioni:
Vucinic ha parlato di quanto influisce l'ambiente romano sui risultati.
“Influisce abbastanza, ma non bisogna nascondersi dietro l'ambiente. È un valore aggiunto quando le cose vanno bene. Credo sia difficile vincere a Roma, ma il pubblico ti può aiutare a raggiungere traguardi importanti”.
Riduttivo dire che sia questa la differenza tra la Roma e la Juventus?
“Sì, è riduttivo. La Juventus ha dimostrato di essere la squadra più forte e ha preso giocatori importanti già affermati”.
La Roma alterna vittorie come quella contro il Napoli a prestazioni in cui perde punti con le piccole. Come mai questo non succede alla Juventus?
“Credo che la Juventus sia abituata a vincere. È questione di abitudine e di mentalità”.
Come si ottiene questa mentalità? Da chi deve arrivare l'input?
“Tutti fanno parte della stessa società, dirigenza e calciatori. Tutti vogliono vincere e se non ci si riesce vuol dire che gli avversari ti hanno messo in difficoltà”.
Lei ha vinto lo scudetto con una Roma fortissima. L'unica via per vincere è quella di essere nettamente i più forti?
“Quando abbiamo vinto lo scudetto eravamo una squadra fortissima. Ma come ha detto Capello, l'anno dopo aveva una squadra ancora più forte e non hai vinto. I giocatori forti ti aiutano a ottenere la mentalità vincente e magari a vincere quelle partite in cui non meriteresti”.
La Roma deve concentrarsi su tre fronti o focalizzarsi su un obiettivo?
“Una squadra si deve concentrare su tutti gli obiettivi perché strada facendo puoi perdere qualche punto per strada. La Roma può permettersi di giocare 3 competizioni al meglio, questa è una scelta da fare alla più avanti non adesso. Ora bisogna andare più avanti possibile su tutti i fronti”.
Roma con la difesa a tre contro l'Empoli. Strada percorribile?
“Credo che Spalletti sia un allenatore in continua evoluzione. Basta vedere la gara con il Napoli. Questo aiuta anche a trovare soluzioni diverse a partita in corso”.
Jesus è più terzino o centrale?
“Vedendolo tutti i giorni in allenamento potrei dire meglio. Mi ha dato l'impressione che sia più un centrale, meglio a tre. Non ha quelle caratteristiche offensive per fare al meglio il terzino sinistro”.
Roma-Bologna?
“Il Bologna è una squadra che cerca di produrre calcio, mi ricordo il pareggio contro la Lazio che gli va stretta. La Roma deve stare attenta perché non è una squadra rinunciataria. In questo momento giocare contro la Roma, specie se ha giocatori come Dzeko, Salah, Perotti ed El Shaarawy, è normale che ti facciano impostare su una gara sulla difensiva”.
Rinnovo De Rossi?
“Lo riconfermerei perché è ancora adesso uno dei giocatori più forti in Italia e in Europa. Lui ha fatto capire che non sia una questione di soldi. Ci penserei bene prima di lasciarlo andare a scadenza, privarsene sarebbe difficile da rimpiazzare”.
Juventus a +4. Rivali per il secondo posto?
“Credo da tutte, anche dalla Fiorentina stessa. Il Napoli adesso ha perso Milik e ha la Champions League. Il Milan sta facendo bene perché può lavorare tutta la settimana. La Lazio anche sta facendo bene, dopo esser partita in maniera preoccupante per una questione di ambiente, ma il campo le sta dando ragione. La Roma deve pensare a se stessa perché ha le potenzialità per battere chiunque, anche perché la Juventus credo perderà qualche punto per strada”.