Di Francesco: "Era importante pensare a noi e non alla Juventus. Occorre essere più cinici"

29.10.2017 09:30 di  Danilo Magnani  Twitter:    vedi letture
Di Francesco: "Era importante pensare a noi e non alla Juventus. Occorre essere più cinici"

Eusebio Di Francesco a Mediaset Premium

"Oggi era più importante pensare a noi anziché magari pensare alla Juventus, è quello che ho detto ai ragazzi durante la riunione tecnica. Tra campionato e Champions avevamo battuto 78 corner senza gol, oggi avevo chiesto un gol su angolo e sono stato accontentato. Le vittorie sporche? Non la chiamerei così, abbiamo creato tanto, sono sporche quando non crei molto. Il Bologna si è venuto a giocare la partita, ci hanno creato delle difficoltà davanti con dei tagli, ha fatto sempre grandi prestazioni con le grandi. Il turnover? C'è un collettivo che ha un obiettivo comune, stiamo cercando di assimilare il pensiero che chiedo, abbiamo forse sbagliato troppo nella loro metà campo e dobbiamo avere più lucidità sotto porta, occorre essere più cinici. La partita di mio figlio? Lui alla Roma? Quando non c'è papà, può venire tranquillamente (ride, ndr). È difficile allenare il proprio figlio. Ci ha creato diversi problemi, ha questa qualità di attaccare gli spazi e dovevamo essere bravi ad accompagnarlo e mollarlo. Cosa dico ai miei di mio figlio? Non si guarda in faccia nessuno in campo, Florenzi mi ha detto che mio figlio è un rompi... pallone (ride, ndr). Prepari la partita come le altre, dopo questa partita staremo un po' insieme e tornerà a essere mio figlio. Tutto non nasce per caso ma da dei concetti che stiamo studiando da inizio campo, questa squadra sta migliorando determinati meccanismi in tutti i suoi elementi. Strootman? Dal punto di vista fisico è uno dei migliori, ma sicuramente ha bisogno di trovare un gol o un assist. Il lavoro più grande per la linea difensiva lo fanno centrocampisti e attaccanti, guardate pure quello che fa Dzeko. Kevin è uno di quei leader che mi aiuta anche in allenamento, poi è chiaro che può migliorare. Il calendario? Ora c'è il Chelsea, ho cambiato tanto pensando a loro, giocheremo contro di loro per mantenere viva la qualificazione e vincere".

Eusebio Di Francesco a Sky Sport

“Abbiamo tenuto sotto controllo la partita, potevamo essere più lucidi, più nel primo tempo che nel secondo. È mancata la chiusura, potevamo essere più incisivi. Più capello che Zeman? Noi lavoriamo su un concetto, far credere ai ragazzi che la fase difensiva è importante, nei movimenti, nel salire di squadra. Tenere la linea alta per poter scegliere meglio le traiettorie. Dzeko a secco di reti? Ha avuto anche oggi delle opportunità di testa, in altre occasioni è stato bravissimo a servire i compagni, mi ha detto che si è tenuto il gol per martedì (ride, ndr). Siamo stati molto bravi contro giocatori con qualità importanti, compreso Federico, mio figlio. Abbiamo lavorato molto bene difensivamente. Quando riesci a levare tempo e spazio agli avversari è importantissimo il lavoro degli attaccanti e centrocampisti. Quando questo cala, devi trovare giocate importanti che creino difficoltà. Come migliorare la fase offensiva? Io lavoro tantissimo per dare più soluzioni però in questa fase del campionato, non avendo tanti allenamenti, ho preferito lavorare di più sul blocco squadra e su certi movimenti, per cercare di rubare palla agli avversari. Oggi mi sono piaciuti molto, lo stesso Defrel, che magari conosce di più certi movimenti, è stato bravo in certe situazioni. Magari poteva fare meglio negli ultimi metri. Dobbiamo essere più cinici e convinti. Gol di El Shaarawy uno schema? Lo schema era sull'azione di prima. Quando loro si schiacciano cerchiamo di uscire fuori dall'area, prima lo facevo anche io questo tipo di schema. Il problema più grande è andare a prendere le palle come quelle del gol di El Shaarawy, sull'uomo che arriva da dietro. Abbiamo lavorato su questo e ci è andato bene. Lavoreremo sempre sulle catene laterali? Dipende dalle partite. Abbiamo anche tiratori dalla distanza, tipo Nainggolan. Abbiamo preso 11 pali, tanti sono arrivati dalla distanza. Nel mio gioco le catene sono importanti. Noi siamo la seconda squadra dopo l'Inter per cross, è una cosa che io voglio. Ora ci mancano i gol dei centrocampisti. (arriva il figlio Federico in collegamento, ndr). Puoi ridere, hai fatto una bella partita. Il numero che ha fatto oggi? L'ha imparato da me. Ora lo porto a casa, lo bacchetto un pochino poi lo rimandiamo a Bologna che deve fare qualche gol in più”.

Di Francesco in conferenza stampa (a cura dell’inviato all’Olimpico Gabriele Chiocchio)

Vincere con la difesa? Avevo sottolineato l’importanza di non prendere gol e di essere la miglior difesa. Dobbiamo cercare di mantenere questa cosa. Per quello che creiamo un gol di più non guasterebbe, ma mi tengo stretto questa fase difensiva, riusciamo a essere abbastanza corti, qualcosa abbiamo concesso sulle ripartenze ma fondamentalmente concediamo poco e creiamo qualcosina di più. Dobbiamo migliorare negli ultimi metri. Cosa mi ha detto Defrel? Era un problema alla caviglia, mi ha chiesto il cambio. Nonostante abbia sbagliato qualcosina stava disputando un’ottima gara. Manōlas martedì? Lo valuteremo domani e dopodomani. Squadra compattata dalla sfortuna? Secondo me il gruppo lo crei nell’identità e mentalità che do io, con la voglia di fare insieme un percorso in cui non ci sono individualità ma un collettivo, sono tutti partecipi e la squadra recepisce questo tipo di atteggiamento. In questo momento della stagione ho ritenuto giusto fare diversi cambi, per poter far riposare Kolarov che ha tirato la carretta, aveva bisogno di staccare un pochino. Palloni persi? Abbiamo perso qualche palla di troppo nella metà campo avversaria, nel primo tempo abbiamo fatto meglio in fase offensiva sbagliando nella scelta finale. Chi non fa non sbaglia, qualche errore ci può stare, l’importante è rimediare. Questa squadra sbaglia e se la va a riprendere. Mia madre in tribuna? Sono venuti per la prima volta a vedere la partita, avevano piacere di vivere questo momento familiare e credo siano rimasti soddisfatti a metà, credo preferissero il 2-1 con gol di Federico. Mio padre è tifoso del Bologna. Timido a parlare di mio figlio? Siamo umili, guardiamo ai fatti, Sono cose che a volte si dicono quando si è a casa. Sono molto felice di Federico come uomo”.

Di Francesco a Roma TV

“I 9 punti dopo Londra e tutti con vittorie per 1-0? Abbiamo una grande solidità difensiva. Dobbiamo migliorare nella scelta dell’ultimo passaggio. La vittoria di oggi? Sapevamo di affrontare partite difficili. Anche oggi abbiamo avuto una squadra con giocatori davanti che possono metterti in difficoltà. Siamo riusciti a rimediare ad alcuni errori di palleggio e abbiamo concesso una sola occasione vera al Bologna e creandone altre importanti. Il gioco? Abbiamo sbagliato qualcosina, nel primo tempo abbiamo perso qualcosa di troppo. Sul pressing abbiamo lavorato molto. Dobbiamo andare con tutti gli effettivi. I ragazzi credono in quello che facciamo. Ragioniamo su concetti che ci permettono di difendere su determinati palloni. Se la forzatura nelle verticalizzazioni sia stata una scelta? Sì, non in maniera eccessiva. Alcune volte le abbiamo fatte bene: ciò mi serve per spaventare gli avversari e andare così a giocare tra le linee. Dove ho lavorato sui calciatori? Sulla testa e sul campo: per passare i messaggi il giocatore ci deve credere. Ho dimostrato nel primo tempo di Napoli di poter dare maggior consapevolezza ai ragazzi. Successivamente questo ha dato maggiore forza a quello che sto proponendo. Se si può battere il Chelsea e se ho ricevuto un messaggio da mia mamma? Lei avrebbe voluto la vittoria della Roma con un gol di Federico, io preferisco non subire gol. La squadra sta crescendo, la partita contro il Chelsea ci deve dare sicurezza. Questa deve essere l’identità della squadra contro chiunque, poi alle volte trovi squadre forti che ti abbassano ma in linea di principio dobbiamo cercare di essere sempre noi a dominare il gioco”.

Eusebio Di Francesco a Rai Sport
Soddisfatto in vista del Chelsea? Soddisfatto della tenuta, della fase difensiva, dell'attenzione. È ovvio che volevamo chiuderla prima, in questo dobbiamo migliorare. La sfida con mio figlio? Ha fatto un'ottima gara, ne avevo parlato coi ragazzi e facevo fatica a chiamarlo Di Francesco. Ha avuto anche qualche opportunità, per fortuna l'ha sbagliata. 15 tiri, 11 dei quali all'interno dell'area, un solo gol, perché? È successo anche col Crotone, dobbiamo migliorare ed essere più precisi e cinici. Sono contento della crescita della squadra perché anche cambiando molto riesco ad avere sempre equilibrio. Bisogna sfruttarle meglio quelle occasioni. Mi preparo al doppio centravanti? Vedremo ma non credo. Schick se dovesse giocare in coppia con Edin si muoverebbe di più, non giocherebbe da prima punta. Subiamo pochissimo dagli avversari? Nelle altre gare abbiamo fatto molto possesso palla, oggi molto meglio, abbiamo sbagliato qualcosa di troppo nella metà campo avversaria. Sono contento che si verticalizzi molto di più. Un consiglio a mio figlio? Di vita tanti, mi fa piacere averlo visto crescere come uomo. Un voto? 7 perché non ha fatto gol. Non si perdono punti con le medie? Si è alzata la qualità di quelle davanti, sono felice di questo distacco perché facciamo parte di questo gruppo. Devo dire che il Bologna ha fatto sempre ottime prestazioni con le grandi squadre. Sapevamo che ci aspettava una squadra che quando ha campo può farti male. Decisiva con il Chelsea? Col Chelsea è molto, molto importante”.