D'Agostino: "Fonseca ha dato un segnale forte mettendo in risalto il gruppo e non il singolo"

06.02.2021 10:08 di Marco Rossi Mercanti Twitter:    vedi letture
D'Agostino: "Fonseca ha dato un segnale forte mettendo in risalto il gruppo e non il singolo"
Vocegiallorossa.it
© foto di Uff. Stampa Lecco

Ai microfoni di Radio Bianconera, nel corso di Up&Down, è intervenuto l’ex giallorosso Gaetano D’Agostino in vista del match tra la Juventus e la Roma:

Sfida scudetto?
"No, credo di no. È una sfida importante per blasone e in questo momento secondo me per la consacrazione di Pirlo e la continuità della Roma, che vuole cercare di restare tra le prime quattro. Ma per il campionato è ancora lunga, anche se la Juventus vincendo darebbe un segnale forte”.

Pirlo e Fonseca?
“Qua si parla di risorse umane. Sono due allenatori diversi, Fonseca ha a che fare con una piazza molto difficile, dove per un niente subentra la critica da parte dei tifosi che hanno fame di vittorie, a Torino arrivano perché sono abituati a vincere. Io credo che Fonseca abbia cercato di dare un segnale forte mettendo in risalto il gruppo e non il singolo, Mayoral infatti sta facendo bene. Pirlo è il primo anno che allena, si è trovato su una delle squadre più forti del mondo, ma io ho visto una Juventus in crescita. Serviva tempo e in Italia purtroppo la pazienza è un nostro difetto. Pirlo però sta andando avanti in tutte e tre le competizioni, io credo che stia facendo un buon lavoro e la squadra la vedo in crescita”.

In passato è stato vicino alla Juventus e al Real Madrid?
“Con la Juventus come accordo contrattuale era fatta, mancava lo step successivo dell’accordo con l’Udinese e lì c’è stato qualche intoppo, tant’è che non sono andato. Poi la settimana dopo è subentrato il Real Madrid e anche lì ci fu un intoppo con l’Udinese. I contatti erano molto concreti. Non ho rimpianti perché non credo di aver preso decisioni sbagliate, io quell’anno dimostrai sul campo il mio valore. Poi se terze persone hanno deciso di non farmi andare non posso avere rimpianti perché non dipendeva da me. Se tornassi indietro, anche se non si può, forse cambierei il no che dissi al Napoli, che si era fatto avanti in maniera forte e decisa. È l’unico no concreto che ho detto perché c’era anche la Juventus, forse se tornassi indietro sarei un po’ più riflessivo. Sulle altre non è dipeso da me”.

Corsa scudetto?
“Il Milan sta facendo secondo me un grandissimo lavoro perché a parte Ibrahimovic e Theo Hernandez penso che sia indietro come rosa rispetto a Inter e Juventus. Sta facendo bene anche sotto il profilo tattico. Quando riprenderanno le competizioni europee l’Inter sarà leggermente avvantaggiata non avendo le coppe. I nerazzurri possono dire la loro, anche se il Milan sta dimostrando di meritare il primo posto”.