Credito Sportivo, presentazione dell'ebook "Donne di calcio". Baldissoni: "Siamo contenti di come sta andando avanti il progetto della Roma Femminile, ma la Federazione deve dare certezze"
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© foto di Antonello Sammarco/Image Sport
Questa mattina, all'interno della sede dell'Istituto per il Credito Sportivo, si svolge la presentazione di "Donne di calcio", ebook curato da Il Sole 24 Ore dedicato al calcio femminile. Tra gli ospiti, presente anche il vicepresidente esecutivo della Roma Mauro Baldissoni. Lo riporta ilromanista.eu.
Di seguito sono riportate le parole di Baldissoni: «Abbiamo incominciato a occuparci di calcio femminile con le bambine Under 12, sulla spinta di Uefa e Fifa. Le cose o si fanno o non si fanno: noi abbiamo scelto di farlo seguendo l'eccellenza. Volevamo arrivare alla creazione della prima squadra in maniera organica. Volevamo raccogliere il frutto del lavoro e delle nostre esperienze. Michele Uva ci ha chiamato dicendo che voleva accelerare lo sviluppo del calcio femminile e aveva bisogno dello sviluppo di squadre professionistiche. Quindi abbiamo preso in considerazione l'idea di creare la prima squadra in poco tempo, ma in cambio abbiamo chiesto un sostegno il sostegno della Federazione. Abbiamo affrontato questo sforzo economico e amministrativo, associandoci a squadre come Fiorentina, Juventus e Sassuolo, facendolo in maniera netta e chiara. Abbiamo fatto una presentazione simbolica e mediatica molto scenografica. In quell'occasione abbiamo dichiarato che avremmo garantito la stessa copertura che diamo alla Primavera, in cui tutti i ragazzi prendono un rimborso spese ma non hanno contratti professionistici. Il primo dubbio è stato il nome: alcuni hanno scelto "women" o "ladies". Noi abbiamo preferito di chiamarci "femminile" e di indicare la categoria di età. Siamo contenti che Sky trasmetta le partite e siamo contenti di trasmettere quelle della Roma che non vanno lì su Roma Tv. Abbiamo aperto anche un account sui canali social che segue la squadra delle ragazze e facciamo dirette su Twitter delle partite quando è consentito, arrivando a picchi di 160mila visualizzazioni. Abbiamo detto che c'è bisogno di crescita e infrastrutture, noi abbiamo fatto lo sforzo di recuperare il Tre Fontane. Ma siamo un po' in difficoltà perché sentiamo incertezza per il futuro. Non abbiamo capito in Federazione dove va ad atterrare il calcio femminile, come continuerà ad occuparsene. Non abbiamo capito come queste ragazze verranno inquadrate: professionismo o no forse è una semplificazione, ma bisogna mettere le ragazze in condizione di lavorare come atlete di eccellenza. Noi dobbiamo chiedere alle ragazze uno sforzo di alto livello, ma dobbiamo avere gli strumenti per poterglielo chiedere. È difficile coinvolgere una giocatrice che viene da un campionato estero, perché non siamo in condizione e non ci sono gli strumenti. Non cerchiamo risposte oggi, ma c'è bisogno di sapere queste cose. Vogliamo continuare a investire, ma serve chiarezza. Serve una struttura tecnico-organizzativa alla pari».