CONI, Pellegrini riceve il premio Beppe Viola: "Fare una carriera come quelle di Totti o di Florenzi sarebbe un onore. Futuro? Avere una clausola non significa dover partire". FOTO!

14.05.2018 18:20 di  Simone Ducci  Twitter:    vedi letture
CONI, Pellegrini riceve il premio Beppe Viola: "Fare una carriera come quelle di Totti o di Florenzi sarebbe un onore. Futuro? Avere una clausola non significa dover partire". FOTO!
© foto di Vocegiallorossa.it

All'interno della Sala d'onore del CONI, il centrocampista giallorosso, Lorenzo Pellegrini, ha ricevuto questo pomeriggio il Premio Cultura Sportiva Beppe Viola. Il classe '96 ha parlato, prima della premiazione, ai cronisti presenti: "Sono onorato di ricevere questo premio, è sempre bello. Vivrò al meglio questa giornata. Contro il Sassuolo per vincere? Sì, assolutamente, si è visto da come abbiamo interpretato la partita con la Juventus. Noi volevamo vincere, a loro interessava meno visto che a loro bastava un punto per lo scudetto. Vogliamo il terzo posto, andremo a Reggio Emilia per vincere. Cosa significa ricevere il premio dopo Florenzi? Ci sono possibilità per i giovani in Italia? Certo, la possibilità c'è sempre, bisogna sfruttare al meglio ogni possibilità che c'è data. Sono felice di ricevere il premio dopo Alessandro. I bilanci dell'annata? Si può sempre fare di più, partiamo con più consapevolezza e cercheremo di fare meglio in Champions e in campionato. Sul mio futuro? Penso di aver sempre avuto idee chiare, avere una clausola non vuol dire che bisogna partire. Ci incontreremo a fine anno con chi di dovere per fare il punto della situazione. Ma sono tranquillo, la stagione non è ancora finita, ci manca ancora da raggiungere il terzo posto. Quanto è stato importante Di Francesco per la mia crescita? Il mister è stato molto importante nei tre anni di crescita, che abbiamo passato insieme. Possiamo entrambi fare meglio, siamo ambiziosi e cercheremo di migliorare. Sull'arrivo di Mancini in Nazionale? La Nazionale è sempre qualcosa di stupendo per ogni calciatore, è normale sperare di farci parte. Ricominceremo un nuovo percorso, sperando di far tornare l'Italia dove merita di essere". 

Dopo aver ricevuto il premio, il centrocampista ha continuato: "Abituato a certi palcoscenici? Fa sempre effetto, è sempre emozionante infatti sono onorato di ricevere questo premio, mi auguro di vedere sempre il calcio soprattutto come un divertimento. È sempre bello viverlo con un po’ di spensieratezza nonostante sia adesso un lavoro per me importante. Sul fatto di aver già consegnato questo premio a Totti e Florenzi? È normale che per noi essere qui è più che un onore. Sono veramente contento che loro lo abbiano preso prima di me. Fare una carriera come la loro sarebbe un onore per me. Quanto è difficile per un ragazzo italiano riuscire ad arrivare a determinati livelli? È sicuramente complicato come lo è per tutto. Per tutti i ragazzi consiglio di vivere questo sport come un divertimento. Io penso di dover sempre fare meglio e il resto è tutto una conseguenza, bisogna sempre dare il 100%".

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