Cobolli: "La Roma è partita bene, ho voluto fortemente Gasperini"

Cobolli: "La Roma è partita bene, ho voluto fortemente Gasperini"Vocegiallorossa.it
Oggi alle 10:03Interviste
di Redazione VGR

Flavio Cobolli, tennista italiano e tifoso della Roma, ha parlato a 360° della sua vita, professionale e privata, ai microfoni di Sportweek. Questo un estratto delle sue parole:

Lei sembra un po’ burbero, eppure è un ragazzo molto affettuoso. Lo ha dimostrato anche quando Edoardo Bove, suo amico d’infanzia, ha rischiato di morire in campo. Com’è il vostro rapporto?
«Lui è parte della mia vita, della famiglia, della squadra. Siamo amici da quando eravamo bambini e quello che gli è accaduto è stato terribile. Un’esperienza che forse ci ha uniti ancora di più, e che in qualche modo mi ha fatto maturare. Ho capito quanto sono fortunato a poter fare il mio lavoro, a stare bene».

Anche lei è entrato nel folto gruppo di sportivi che risiedono a Monaco. Non è che adesso ci passa dalla fede giallorossa a quella biancorossa?
«Ma per carità! Certo, mi sono già informato per avere i biglietti andare a vedere giocare il Monaco quando possibile, però la squadra è una sola, come la mamma. Non si può cambiare».

Rapidissimo commento su questo inizio di campionato della Roma?
«Siamo partiti piuttosto bene, e io sto dalla parte di mister Gasperini. L’ho voluto fortemente e sostengo che sia lui a guidare la squadra, come lo sono di Paulo Dybala, mio giocatore preferito».

Racconti qualcosa del suo rapporto con lo stadio. C’è qualche abitudine, rito o scaramanzia che la guidano quando va all’Olimpico?
«Certo. Il rito è sempre lo stesso e non cambia mai. Con mio fratello Guglielmo andiamo sempre insieme, anche se viviamo in zone diverse della città. Ci incontriamo per parcheggiare dietro Ponte Milvio, dalla parte dei monti. Poi facciamo la passeggiata di 10-15 minuti fino a Ponte Duca d’Aosta per prendere la nostra birra. A volte anche un caffè Borghetti. Poi vediamo la partita: sempre in piedi. Sempre vuol dire sempre: non sediamo neanche durante il primo tempo. Dopo i primi 45 minuti, mio fratello è l’incaricato a prendere altre birre… E poi si torna a casa, sperando di commentare una bella partita e soprattutto una vittoria».