Cassetti: "Anche oggi abbiamo sofferto, dovevamo chiudere prima la gara. Mancano riferimenti importanti nella società"
Marco Cassetti ai microfoni di Roma Channel
Oggi è tornato il sorriso anche se, come in altre partite, abbiamo sofferto troppo. Dovevamo chiudere prima, ma la fortuna oggi non ci ha girato le spalle. Noi abbiamo molti punti di svantaggio rispetto a chi sta sopra, pensiamo gara per gara e speriamo che qualcuno faccia dei passi falsi per sperare di arrivare al quarto posto. La mia condizione? Sono stato un mese fermo e sono sceso un po', ora inizio a riprendermi. La coppa Italia? E' uno dei nostri obiettivi, vogliamo arrivare in finale, abbiamo perso in casa ma non è tutto perso. Abbiamo dimostrato altre volte di poter fare delle grandi gare a San Siro ma abbiamo due partite prima del ritorno, rilassiamoci, e pensiamo al campionato. Stiamo abbanstanza bene, ora inizia il caldo e non sarà facile per nessuno.
Marco Cassetti in Mixed Zone
“E’ stata una partita dura, non era una Roma tranquilla ma abbiamo creato tantissimi gol. Purtroppo oggi la fortuna non ci ha aiutato ma la prestazione è stata buona. Di solito non parliamo di queste cose dopo la partita. L’importante è che la squadra vinca. Il quarto posto? Dobbiamo cercare di vincerle tutte da qua alla fine, sicuramente non è semplice. La società? Mancano dei riferimenti importanti nella società, noi facciamo riferimento a Montali, a Pradè e Conti che sono della vecchia guardia. Però non credo che alla fine possa influire sul campo. Una volta sul campo si mette tutto da parte. Io e Totti in forma splendida? Direi che abbiamo uno spirito giovane. Fa piacere non aver subiìito gol. Francesco invece non ha bisogno di altri aggettivi. Noi cerchiamo di mettere tutti noi stessi”.
Cassetti a Sky
"Montella? Sicuramente da quando è arrivato, Vincenzo ha dimostrato una grande voglia di portare le sue idee. E’ un ragazzo preparato con grande voglia. Non mi dispiacerebbe che rimanesse l’allenatore della Roma. Gi americani? Dipenderà da loro, loro saranno Presidentente e vicepresidente e la scelta starà a loro. Questa è una mia opinione come quelle dei mie compagni. A Roma non si vive serenamente? Forse perché è rimasta scottata dalle vicende passate. Anche negli ultimi anni si pensava che la società passasse di mano. E da allora sull’argomento ci vanno con i peidi di piombo. In questo momento abbiamo come riferimento Montali, Pradè e Bruno Conti. I nostri dirigenti che sono qui da tanti anni e sono loro il nostro punto di riferimento. Quando arriveranno i nuovi ci rifaremo a loro”