Boniek: "Zaniolo è il classico numero 9. Può fare meglio di Vlahovic"
Zbigniew Boniek, ex calciatore di Roma e Juventus ha parlato ai microfoni di New Sound Level.
Ti sei divertito su Twitter in questi giorni che hai taggato CR7, ci hai un po’ fatto impazzire…
“Ma su Twitter ognuno può scrivere di tutto, io ho scritto una mia sensazione, non è l’Ansa. La mia sensazione era anche quella che Dybala venisse alla Roma, Lewandowski mi sembrava ovvio già da qualche settimana. Io comunque sono curioso di vedere dove andrà Ronaldo, per me non rimane a Manchester, non è partito per l’America, vorrebbe cambiare aria. In Italia non so se c’è qualcuno che potrebbe prenderlo, però diciamo che non è che non dormo per questo (ride, ndr.)".
Che sensazioni hai su Zaniolo?
“È una situazione strana, lui ha ancora due anni di contratto, è giovane, si sta ritrovando alla grande dopo un paio di infortuni gravi. È un giocatore che ha un potenziale incredibile. Se oggi chiedi qual è il suo ruolo ognuno ti dice una cosa diversa, per me è il classico numero nove, protegge bene la palla, ha forza fisica, si gira bene, è bravo di testa, ha tiro. Io lo dico sempre quando vedo Vlahović, Zaniolo potrebbe fare altrettanto, pure meglio perché ha grandissima forza fisica. È un giocatore davvero forte".
Mourinho quest’anno si è inventato Zalewski largo. Col rientro di Spinazzola, dall’altra parte avendo Karsdorp e Celik, c’è una possibilità che lo si impieghi in mezzo al campo?
“Non ne ho idea ma secondo me può farlo, so che lui sognava di giocare in mezzo al campo. Ormai si è ritagliato il suo spazio sulla fascia sinistra, sarà difficile spostarlo. È chiaro che non sarà un titolare fisso, non so se Mourinho gli troverà un’altra sistemazione, però è uno che può giocare in 3/4 ruoli. È un ragazzo giovane che deve maturare e crescere, in più ha un potenziale offensivo incredibile, credetemi, punta l’uomo, può migliorare negli assist e tante altre cose. Oggi la squadra non va pensata con undici giocatori titolari per ogni ruolo, possono benissimo spostarsi, bisogna essere preparati a giocare su due o più fronti. Poi Zalewski andrà al mondiale per me, il nostro allenatore della nazionale lo mette sempre se giochiamo a quattro in difesa e poi finisce a centrocampo".
I tifosi sognano e si aspettano altro dal mercato, tutti mettono la Roma nelle prime quattro, cosa manca per fare il definitivo salto?
“Io la Roma la metto nella top 5, c’è sempre quel rischio di scivolare alla quinta posizione. Le squadre poi si costruiscono con il gioco, non si comprano. Sento spesso dire dobbiamo comprare un centrale ma costano tanto, de Ligt 60/70 milioni ma da attaccante avrei più paura di Ibanez perché può spaccarti la gamba ogni azione, è molto irruento, fa molto pressing. Poi se migliora un po’ nel tempismo delle entrate, nel controllo della palla in uscita, la Roma ha 3 difensori centrali tutti forti e veloci, nessuna squadra è messa a posto al 100%, c’è sempre da migliorare. Però se vai a vedere sulla destra c’è tanta gente, a sinistra Spinazzola e Zalewski, al centro loro tre e magari qualcun altro. La cosa importante è che dal punto di vista fisico la squadra regga sempre i novanta minuti, poi qualcosa di buono si può fare".