Benatia: "L'obiettivo è la Champions. Strootman impressionante. Abbiamo più fame della Juventus"
Mehdi Benatia è stato intervistato da Il Tempo sulla sfida di lunedì con il Milan e su altri aspetti riguardanti la Roma. Di seguito uno stralcio:
Andate a San Siro da favoriti. Vantaggio o pericolo? «È strano vedere i rossoneri a 19 punti di distanza da noi. Da un po’ di tempo sono in difficoltà, ma hanno passato il turno in Champions e dobbiamo rispettarli perché si tratta sempre del Milan. Sarà una battaglia, dobbiamo giocare da Roma, con voglia e ritmo: così diventa dura per loro».
Con Castan formate una coppia perfetta? «Stiamo facendo bene perché c’è un grande lavoro da parte di tutti: di De Rossi che arretra, di De Sanctis che parla molto. È l’unione della squadra da sottolineare. Poi con Garcia abbiamo trovato i giusti equilibri in campo».
Roma è come se l’aspettava? «Me l’aveva descritta il mio ex compagno dell’Udinese, Pinzi, che è laziale ma romano. Mi diceva: “se vai lì vedrai che quando vinci è uno spettacolo”. La gente qui vive per il calcio, un po’ come a Marsiglia dove ho giocato da ragazzo».
In cosa vi è superiore la Juve? «Hanno l’abitudine a portare a casa anche le partite fastidiose, dove gli avversari si arroccano dietro. Hanno un gioco più fluido perché si conoscono da due-tre anni e possono contare su una rosa di 20 giocatori dello stesso livello. Ma noi abbiamo più fame di loro quest’anno e siamo pronti a lottare fino alla fine».
Quindi allo scudetto ci pensate? «Sappiamo di essere un gruppo forte e che questo è un anno in cui si può fare qualcosa di grande. L’obiettivo “vero” resta la Champions, però quando sei così vicino al primo posto è normale guardare chi ti sta davanti».
Il Totti compagno è diverso da come lo conosceva? «Molto diverso. Quando ci giochi contro è fastidioso: si butta, parla sempre con l’arbitro e una volta mi ha fatto davvero arrabbiare, così ho provato a fermarlo con le cattive. D’altronde anch’io in campo non sono come nella vita. Da quando sono arrivato a Roma ho scoperto tutt’altra persona: ora è un bell’amico. Sul piano tecnico l’ho sempre ritenuto uno dei più grandi e lo è ancora. Sono sicuro che a Milano sarà protagonista. Per noi cambia tanto quando gioca, senza di lui è dura ma mi sembra normale visto che parliamo di uno con qualità superiori».
Il compagno più impressionante? «Strootman è veramente forte: ha sempre la grinta giusta, fa passaggi incredibili e perde pochi palloni».
.