Aquilani: "La Roma cambia troppo e spesso. Non dormivo la notte prima di un derby. Tornarci ora? Adesso parliamo di favole"

31.03.2020 08:29 di Redazione Vocegiallorossa Twitter:    vedi letture
Aquilani: "La Roma cambia troppo e spesso. Non dormivo la notte prima di un derby. Tornarci ora? Adesso parliamo di favole"
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© foto di Federico De Luca

Alberto Aquilani è stato ospite di Sky Sport 24: "La mia carriera da presidente della SPES Montesacro? Quando mi è stata proposta questa opportunità, ho sentito questa responsabilità verso la squadra che mi ha lanciato verso il professionismo. Mi sta dando emozioni più forti di quanto pensassi".

I tre giocatori più forti con cui hai giocato e contro cui hai giocato?
"Totti, Ibrahimovic e Gerrard i compagni più forti. Gli avversari più forti sono stati Messi, Ronaldo e Zidane o anche Ronaldo il Fenomeno".

Com'è andata la diretta instagram con Totti?
"Per me è stata la prima diretta. Alla fine è stato come parlare con un amico mio, non ho pensato ai tanti follower o al fatto che potesse essere riportata dai siti".

Differenze tra i derby di Roma e Liverpool?
"Sono entrambe molto sentite. In entrambe le città il derby è molto sentito. Ancor più sentito forse è a Lisbona nel derby tra Sporting e Benfica. C'è una rivalità, un senso di appartenenza incredibili. Poi io sono cresciuto a Roma e quindi per me giocare il derby di Roma non mi faceva dormire la notte. Una delle giornate più importanti della mia vita è quando ho segnato. A Liverpool dopo il derby potevo uscire a piedi tra i tifosi dell'Everton, magari a Roma è diverso".

Cosa ti piacerebbe vedere nella Roma: minori cambiamento ogni mercato o avere uno zoccolo duro di romani?
"Si devono abbinare le due cose. La Roma cambia troppo e spesso. Nella scelta dei calciatori, i giallorossi sono tra i migliori se guardiamo tutti quelli presi in questi anni. Se avessero avuto la forza economica per poter non vedere sarebbe una squadra straordinaria".

Chi dormiva di meno tra te, Totti e De Rossi prima di un derby?
"Dormire meno di zero minuti è difficile. Mi capitava però di vedere giocatori che dormivano benissimo e che si facevano prendere dalla paura 3 minuti prima del match. Altri che non dormivano per tre giorni ma poi andavano a mille. Mi è capitato di giocare partite importanti anche senza dormire la notte prima e il fisico ce la fa".

Torneresti a Roma da allenatore con una nuova proprietà?
"Parliamo di favole. Adesso penso al presente. Ovviamente sono legato alla Roma e l'affetto rimane ma ora sto bene alla Fiorentina".

Che ne pensi del rapporto tra la società e la piazza?
"Meglio non commentare vedendo ciò che si legge. La situazione non è così rosea. Dall'esterno però è difficile guidicare perché la verità non la conosci".