Aquilani: "La cessione al Liverpool? La Roma non mi ha cacciato, aveva problema economici e furono costretti a vendermi"
Alberto Aquilani, ex centrocampista della Roma, ha concesso una lunga intervista a gianlucadimarzio.com. Ecco uno stralcio delle sue dichiarazioni:
“Dovevo scegliere tra Roma e Lazio. Tempestilli disse a mio padre di andare a Trigoria per firmare. Il cuore decise per me. La rabona di San Siro? Gesto istintivo, di classe, fortunatamente Totti riuscì a segnare. Il gol al derby? Uno dei giorni più belli della mia vita. Spalletti? Mi ha insegnato tutto, mi faceva giocare e mi ha dato fiducia, lo ricordo con affetto. Totti? Era quello che noi avremmo voluto essere, ho avuto anche la fortuna di conoscerlo e di averlo come amico. Lo metto al primo posto, l'affetto va oltre. L'addio alla Roma? È stato difficile. Sarei andato in Inghilterra, in una città fredda, un cambiamento importante, ma ho giocato con giocatori incredibili. Torres, Mascherano, Kuyt. Gerrard? Uno dei più grandi con cui ho giocato. Il fatto che ci fosse lui incise moltissimo, non lo nascondo, è un campione. Ogni anno ricevevo offerte importanti, dissi no all’Inter e alla Juventus, ma con la Roma declinavamo tutto. Il passaggio al Liverpool? Quell’anno ero infortunato, la Roma aveva problemi economici e doveva fare una cessione importante. Io e Vucinic avevamo diverse offerte, andò così. Non giocavo da mesi, mi ero fatto male, tutto faceva pensare che la mia avventura a Roma fosse arrivata al capolinea. Furono costretti a vendermi, ma non mi ha cacciato. Ci tengo a ribadirlo”.