Andreazzoli: "La conferma? Non mi pongo il problema". FOTO! AUDIO! VIDEO!

Dall'inviato Alessandro Carducci
11.05.2013 13:09 di Gabriele Chiocchio  Twitter:    vedi letture
Andreazzoli: "La conferma? Non mi pongo il problema". FOTO! AUDIO! VIDEO!
© foto di Alessandro Carducci

Alle ore 13.00 il tecnico della Roma Aurelio Andreazzoli sarà presente nella sala stampa del Centro Tecnico "Fulvio Bernardini" per la conferenza stampa della vigilia di Milan-Roma, posticipo del 37° turno di Serie A in programma domenica alle 20.45 allo Stadio Giuseppe Meazza. Vocegiallorossa.it vi proporrà la diretta testuale e fotografica dell'evento.

Si è dato una risposta sulla mancanza di continuità e identità di gioco della squadra?
"Non direi che c'è mancanza di continuità. Nel mio periodo abbiamo fatto +9 sulla Lazio, +1 sul Napoli, +11 sull'Inter, -1 sulla Fiorentina, -4 sul Milan che sta andando a mille, -3 rispetto all'Udinese che ha fatto 7 vittorie consecutive, penso che non sia un andamento così negativo come si vuol far sembrare. Altrimenti hanno avuto un andamento molto negativo anche gli altri, ma delle altre squadre si parla in termini entusiastici. Riguardo il sistema di gioco, spesso mi è stata attribuita sagacia per il cambiamento e l'utilizzo di diversi sistemi di gioco. O lo mettiamo tra gli elementi negativi o  tra quelli positivi, decidiamolo una volta per tutte altrimenti si dimostra di avere poco equilibrio, che è una componente importante. La concentrazione? Sono storie diverse: malissimo col Pescara, atteggiamento sbagliato, normale con la Fiorentina, ma abbiamo vinto e la squadra ha preso titoloni, col Chievo abbiamo perso facendo una buona gara contro una squadra difficile e la metterei tra le gare che potevano darci qualcosa in più visto che meritavamo di vincere. Nella prima le valutazioni erano unanimi e serie, nelle altre due le valutazioni sono diametralmente opposte".
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Ultime due giornate contro Allegri e Mazzarri, nomi caldi per la panchina della Roma. Quale le piace di più?
"Credo che siano l'identikit ideale dell'allenatore, del mio allenatore. Tutti e due hanno dimostrato qualità con i risultati, l'hanno dimostrata durante tutta la loro carriera, partendo dal basso e dimostrando le qualità ovunque. Ho un giudizio altamente positivo. Hanno sempre fatto molto bene, non vedo perché non dovrebbero fare bene a Roma".
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Ha ripetuto che la squadra non è al 100%. Non c'è il rischio che ora la squadra pensi troppo alla gara di Coppa Italia?
"Siamo stati fuori dall'Europa League 4-5 volte e ci siamo rientrati parlando anche di Champions League. Giochiamo ancora per un piazzamento ideale, dovendo passare per due gare difficili e propedeutiche alla gara di fine anno, a cui dobbiamo arrivare nella condizione migliore possibile sotto l'aspetto fisico e mentale. Sotto l'aspetto mentale ci si arriva solo con l'aiuto delle prestazioni precedenti, per quanto riguarda quello fisico lavoreremo per presentarci al meglio possibile".

Ha preso la Roma in una situazione particolare. Ha mai avuto l'impressione di aver fatto qualcosa solo per dimostrare quanto è bravo?
"Non ho bisogno di dimostrare quanto sono bravo, non ne ho la necessità. Ho un'età e un curriculum che mi consentono di essere fuori da questo ordine di idee. A volte ho pensato di aver fatto mosse che potevo evitare, mi riferisco per esempio a quando ho tolto Totti a Udine e abbiamo subìto il pareggio. Altre volte ho fatto cose che voi avete giudicato in modo eccellente, anche troppo, e ho fatto cose che avrei potuto fare diversamente. Se avessi la penna in mano sarebbe facile non sbagliare, devo agire prima che gli eventi accadano. Non ho mai voluto dimostrare di essere bravo, non ne ho il carattere e la necessità".
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La squadra ha un problema di personalità o ha carenze tecniche?
"La partita col Chievo è stata interpretata bene, contro una squadra che ha fatto bene il lavoro che doveva e posso garantire che se Osvaldo nel primo tempo avesse fatto gol e se Destro avesse segnato nel secondo, staremmo qui a fare commenti opposti. Questo è il calcio, ce l'abbiamo messa tutta e non siamo riusciti a vincere un po' per bravura del Chievo e un po' per carenza nostra".

L'unico angolo che ha prodotto qualcosa è stato battuto da Pjanic. Non sarebbe più logico farli battere a lui?
"Sì. E' una considerazione giusta. E' anche vero che Francesco tante volte ha fatto assist vincenti da calcio d'angolo, martedì non siamo stati precisi. Contro il Genoa abbiamo subìto 8 calci d'angolo nel primo tempo e ne abbiamo fatto una storia. Martedì ne abbiamo battuti 18 a favore e non siamo stati bravi e fortunati a sfruttarli. E' stata una delle carenze cui facevo riferimento prima".

Perché due allenatori che raggiungono la Champions League dovrebbero allenare la Roma?
"Dovremmo girare a loro la domanda".

Se domani Allegri le chiedesse un motivo per allenare la Roma e uno per non farlo, cosa risponderebbe?
"Ai giochi non rispondo".

Come si affronta questo finale di campionato, sapendo che le sue quotazioni per la conferma scendono? E' un'occasione fallita?
"I bookmaker inglesi mi danno sempre come il più probabile. L'ho detto il primo giorno, non sono qua per cercare una riconferma, sono già riconfermato a lavorare per questa società. Sono qua per svolgere un lavoro che la società mi ha assegnato e faccio questo. Non mi pongo problemi particolari, nessuno mi ha mai chiesto se potrei accettare la panchina della Roma, eppure il mio destino lo decido io e le risposte le do io. Sono qua per portare a compimento ciò che mi è stato chiesto, cercare di salvare una stagione cominciata male e rivalutare gran parte dei nostri calciatori che erano in un momento di down e portare su l'entusiasmo. Non c'erano componenti adatte a riportarlo su, ma col lavoro fatto abbiamo ottenuto il risultato che volevamo. I numeri li avete citati voi fino a martedì mattina, erano da fenomeno e ora sono normali per un gruppo che ha lavorato con molta voglia. Ora sono diventati numeri che sono spariti, che sono scesi leggermente rispetto a quelli di lunedì. Ero stato accostato a Capello, ci siamo già dimenticati tutto? E' un problema vostro, per me non lo è. Non chiedetemelo più. Vorrei vincere la Coppa Italia, per soddisfazione a società e pubblico e per dimostrare che con equilibrio e tranquillità le cose potrebbero andare meglio".
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Luis Enrique è arrivato a 8 punti dal terzo posto...
"Ti interrompo, io ho messo un paletto. Del prima non voglio parlare. Non voglio far media con niente, solo con Andreazzoli".

Zeman è stato esonerato a 9 punti dal terzo posto, lei è a 10 punti dal terzo posto. Possiamo definire questa squadra non attrezzata per andare in Europa?
"Oggi siamo in Europa? No, quindi significa che non siamo attrezzati. Può essere che tra due domeniche possiamo dimostrarlo, oppure possiamo entrare in Europa il 26 e lo faremo eventualmente con merito".

Il Milan?
"Il Milan è una bella squadra, in salute e con grandi interpreti. Squadra giovane, ha intrapreso un nuovo corso molto interessante. Gioca bene, oltre alla qualità ha tanta voglia di fare, basta vedere qualsiasi partita. E' una squadra molto difficile da affrontare".

Qualche giorno fa ha detto di essere stanco di essere un giorno un fenomeno e un giorno no. Mi aiuta a trovare una definizione per una squadra che fa imprese e poi cade rovinosamente?
"Mi costringete a ripetere le stesse cose. Dovete essere un po' più stimolanti, la stessa domanda mi è stata fatta tre volte. La gara di martedì è una gara normale che può capitare contro una squadra che si è difesa bene. Potevamo esprimerci meglio, non siamo riusciti a farlo, abbiamo creato 5-6 occasioni che per una partita del genere bastano, non rimane una partita disastrosa ma una partita di calcio come chissà quante ne abbiamo viste. Non posso che ripetere le stesse parole".

In prestazioni come quelle col Pescara e col Chievo si è sentito tradito dai calciatori o ritiene di condividere con loro delle responsabilità?
"Riguardo alle responsabilità me le assumo. Ho sentito spesso allenatore colpevolizzare calciatori. La colpa è prima di tutto dell'allenatore, che poteva fare qualcosa in più, con certezza. Quando una squadra fa una prestazione da buttar via non è detto che lo faccia per danneggiare qualcuno. Perché dovrei sentirmi tradito?"

Che differenza ha visto tra il Milan dell'andata e quello del ritorno? Secondo lei le squadre che occupano le prime posizioni le meritano? Chi ritiene più forte tra Milan e Napoli?
"Mancano due partite alla fine, la classifica dice sempre la verità e lo fa anche dopo 10 e 20 partite. Dopo 36 dà certezze, la classifica dice quello ed esprime i valori".

Conferenza Andreazzoli pre Milan-Roma 11.5.13 by Vocegiallorossa.it

Aurelio Andreazzoli
© foto di Alessandro Carducci
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