I numeri di... Roma-Milan 2-1 - Arriva la prima vittoria di ottobre, Dzeko sale a quota 190 presenze. Fazio e Pastore, tango romanista
Dopo i cinque pareggi, arriva la prima vittoria nel mese di ottobre, un mese complicato in cui la Roma ha attraversato diverse difficoltà, sapendo far fronte alle avversioni - infortuni, episodi ed arbitraggi sfavorevoli - e non abbandonando mai la scia delle prime posizioni in classifica. Grazie al successo contro i rossoneri, la squadra capitolina ritorna quinta a -1 dal Napoli. Mercoledì torna il campionato, con la trasferta di Udine e la Roma è chiamata a sfruttare il contemporaneo, al livello di giornata ma non di orario, scontro diretto tra partenopei ed Atalanta per accorciare le distanze o guadagnare posizioni.
LE STATISTICHE - A differenza delle ultime partite in cui la squadra di Fonseca faticava a creare occasioni da gol, la Roma contro il Milan si è resa pericolosa a più riprese, chiamando in causa spesso e volentieri Donnarumma. I giallorossi hanno calciato per 10 volte verso lo specchio milanista, la metà delle quali in porta. Le chance vere e proprie sono state ben 9, con un pizzico di precisione e cattiveria in più sotto porta - basti pensare all'occasione per Pastore nel primo tempo e ai colpi di testa di Smalling e Mancini nella ripresa - il risultato a fine partita poteva essere più rotondo. Il dato sul possesso palla è in favore degli ospiti, 54% a 46%, ma è frutto in gran parte dell'ultimo terzo di gara nel quale la Roma, passata per la seconda volta in vantaggio con la firma di Zaniolo, ha preferito attendere il Milan nella propria metà campo, lasciando così il pallino del gioco agli uomini di Pioli. Il pressing alto, uno dei principi tattici del credo calcistico di Fonseca, è tornato a farsi vedere e ha portato i suoi frutti: la Roma ha recuperato 20 palloni, il doppio di quanto fatto dagli avversari. Il secondo gol romanista nasce proprio da un errore di Calabria in impostazione, errore indotto dalla pressione della Roma. Rilevante, infine, il numero di cartellini gialli mostrati da Orsato: 9, di cui uno dopo il fischio finale ad Antonio Donnarumma, parecchi per un match abbastanza corretto.
I SINGOLI - Dopo un'annata buia, Javier Pastore sta trovando continuità con Fonseca, complici ovviamente gli innumerevoli guai fisici dei suoi compagni di reparto. Il flaco partita dopo partita dimostra di trovare condizione fisica e nella vittoria dell'Olimpico resta in campo per 96 minuti, fornendo una delle sue migliori prestazioni da quando è tornato in Italia. Per i suoi piedi passano la maggior parte delle azioni offensive romaniste ed effettua 37 passaggi, più di tutti dalla cintola in su. Il numero 27 arriva anche per 4 volte alla conclusione, sfiorando il gol con un destro di prima intenzione su sponda di Perotti e colpendo la spalla di Donnarumma da pochi metri, sprecando l'occasione per il 2-0. Se Pastore è in forma, la Roma ha trovato un'arma in più per il prosieguo della stagione.
Procedendo con gli argentini, Federico Fazio è stato probabilmente il migliore della difesa giallorossa, nonostante un avvio di gara incerto. Il numero 20 ha comandato - come del resto il suo soprannome vuole - la retroguardia, respingendo tutto quello che si trovava davanti. Ultimamente c'è da dire che tutti i difensori centrali stanno facendo bene, segno anche del grande lavoro attuato da Fonseca ed il suo staff in settimana. Con Smalling calato a perfezione nella realtà della Serie A e Mancini che fa bene anche da mediano, il tecnico portoghese ha a disposizione tre giocatori pronti per due ruoli, un'abbondanza unica a Trigoria. Tornando a Fazio, il centrale ha spazzato per 12 volte la sfera, liberando l'area di rigore, ha intercettato 7 palloni tra passaggi e tiri e vinto 5 duelli aerei, una gara da gigante.
Chiudiamo con l'eroe mascherato: Edin Dzeko. Il centravanti bosniaco arriva a quota 190 presenze con la Roma, la squadra per la quale ha giocato di più in carriera, e fa urlare di gioia i suoi tifosi per la 93esima volta. Il numero 9 si decentra spesso durante la partita, per non dare troppi punti di riferimento alla difesa avversaria e aiutare i suoi compagni nella costruzione. Con un Milan che ha tentato la pressione sul portatore di palla quando la Roma manovrava dal basso, il lancio lungo su Dzeko si è rilevato fondamentale per permettere ai giallorossi di saltare un paio di linee e sviluppare più rapidamente l'azione. I duelli aerei vinti da Dzeko sono stati 9, con tanto di maschera protettiva. Protezione che è quasi saltata al momento del gol, quando l'attaccante, appostato sul secondo palo, ha depositato in rete dopo la deviazione di Mancini. La rete è arrivata dall'unica conclusione della gara di Dzeko. Efficienza assoluta.
ROMA-MILAN 2-1 - DOMENICA 27 OTTOBRE 2019 (18:00) - STADIO OLIMPICO DI ROMA
Durata incontro: 90'+6'
Marcatori: 38' Dzeko (R), 55' Hernandez (M), 59' Zaniolo (R).
Ammoniti: 41' Mancini (R), 49' Musacchio (M), 64' Biglia (M), 74' Calhanoglu (M), 78' Antonucci (R), 83' Cetin (R), 90'+1' Kolarov (R), 90'+5' Romagnoli (M), 90'+6' A. Donnarumma (M).
Possesso palla: 46% (R) - 54% (M)
Tiri totali: 10 (R) - 8 (M)
Tiri in porta: 5 (R) - 4 (M)
Occasioni da gol: 9 (R) - 5 (M)
Parate: 3 (R) - 3 (M)
Falli commessi: 12 (R) - 17 (M)
Contrasti: 32 (R) - 17 (M)
Palle recuperate: 20 (R) - 10 (M)
Palle perse: 14 (R) - 13 (M)
Angoli: 4 (R) - 8 (M)
Fuorigioco: 2 (R) - 1 (M)
Passaggi riusciti: 298 (R) - 418 (M)