Marinelli, assessore alla Cultura: "Gemellaggio culturale per cancellare quanto accaduto coi tifosi del Feyenoord"

18.03.2015 12:15 di  Gabriele Chiocchio  Twitter:    vedi letture
Fonte: Roma Radio
Marinelli, assessore alla Cultura: "Gemellaggio culturale per cancellare quanto accaduto coi tifosi del Feyenoord"
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© foto di Antonello Sammarco/Image Sport

L'assessore alla Cultura, Creatività, Promozione artistica e Turismo di Roma Capitale, Giovanna Marinelli, ha parlato del gemellaggio culturale tra Roma e Fiorentina ai microfoni di Roma Radio:

"Credo che sia un'iniziativa importante perché segue quella brutta giornata con i tifosi del Feyenoord. C'è stata una grande gara di generosità per cancellare quella brutta immagine, da questo punto di vista c'è stata un'adesione molto forte del mondo dello sport. I due comuni di Roma e Firenze hanno voluto mettere in moto un'iniziativa che servisse a cancellare quell'immagine e a dare della cultura un'immagine di pacificazione. Abbiamo consentito a tutti i tifosi che si trovassero prima a Firenze e ora a Roma nel giorno della partita, di poter entrare all'interno dei musei civici con il biglietto dello stadio. Vivo questa carica con grande entusiasmo, è un premio per una vita dedicata alla cultura. Mi preme sottolineare che occuparsi di cultura significa occuparsi di un'identità di una città e della capacità della comunità di vivere serenamente, tollerando e valorizzando le differenze. La Barcaccia? C'è stato un atteggiamento distruttivo, può succedere che uno lanci una bottiglia, ma il fatto di prendere di mira per molti minuti una fontana denota violenza e scarsa conoscenza. I giocatori della Roma, Pjanic e Gervinho, hanno visitato la scuola elementare Carlo Pisacane per sensibilizzare gli alunni sul tema del razzismo. Tutti i tifosi che dispongono di un biglietto della partita hanno diritto all'accesso gratuito ai musei civici. Un consiglio? A seconda dei gusti: Musei Capitolini, Galleria Comunale d'Arte Moderna o Macro, museo d'arte contemporanea. Abbiamo anche il Piccolo Museo Napoleonico, che Parigi ci invidia".