AS - Calemme a VG: "Spalletti ha mandato un messaggio su Totti. Ecco come la Roma potrebbe colpire il Real"
“Spalletti trasmette un'energia impressionante, ha entusiasmo, è proprio contento di essere tornato”. Non ha dubbi Mirko Calemme, corrispondente in Italia per il quotidiano spagnolo AS, che ha intervistato proprio Luciano Spalletti alla vigilia del match contro il Real Madrid: “Ha voluto mandare un messaggio molto chiaro – le parole di Calemme in esclusiva per Vocegiallorossa.it -. La Roma non parte battuta contro il Real e su questo il mister ha insistito molto. Ha voluto far capire come lui sia qui per lavorare e che non guarderà in faccia a nessuno”.
Nell'intervista rilasciata al quotidiano spagnolo, Spalletti si era soffermato anche su Francesco Totti, dichiarando: “È un giocatore che accende la luce in fase offensiva per la sua classe. Però dipende anche dalle avversarie il poter utilizzare queste qualità. In questo momento la Roma non può basarsi sulla carriera di un elemento. Ora come ora dobbiamo raschiare il fondo del barile. Solo così possiamo risollevare il livello della squadra e cominciare a ragionare in maniera diversa. Fino ad allora non c’è spazio per i sentimenti”.
Al tecnico toscano serve gente che abbia forza e corsa, concetti ripetuti anche in conferenza stampa: “È stato chiarissimo – prosegue Calemme – e in conferenza stampa ha ribadito il concetto. Era quindi un messaggio che probabilmente lui voleva mandare. Lui adora il giocatore, ce l'ha detto, ma ora ha bisogno di calciatori che abbiano corsa. Quando la Roma avrà consolidato il suo gioco, probabilmente Spalletti potrà inserire anche Totti ma non è questo il momento”.
SPALLETTI - Il ritorno del tecnico toscano ha portato entusiasmo in tutto l'ambiente: “Trasmette un'energia impressionante, ha una voglia di lavorare immensa. È contento di stare qui, non vedeva l'ora di tornare. Domenica pomeriggio ci ha ricevuto nel suo ufficio mentre guardava le partite della Serie A e aveva una marea di appunti sparsi sul tavolo sul match di domani. È totalmente immerso nel suo lavoro ma anche molto rilassato. Non sembra sentire assolutamente la pressione”.
Il REAL MADRID - “L'ambiente ha ovviamente una sorta di complesso di superiorità, ben motivato dalla sua storia gloriosa ma non c'è quella sicurezza che ci sarebbe stata qualche anno fa. La squadra è ancora in costruzione. L'arrivo di Zidane ha dato quella che loro chiamano ilusion, la speranza. Fino a qualche settimana fa vedevano la Roma non vincere mai e segnare poco ed erano quindi abbastanza tranquilli mentre, adesso, si teme che le quattro vittorie consecutive abbiano ridato fiducia alla Roma e che Spalletti possa quindi continuare nel processo di crescita”.
ZIDANE - “Benitez era condannato a fallire fin dal primo giorno. I giocatori non lo volevano perché lui non era Ancelotti. Era quindi una situazione difficile da ribaltare. Lui ha sbagliato nel seguire troppo le indicazioni di Florentino Perez, come per esempio in occasione della formazione del Clasico. Zidane ha protato entusiasmo ma è soprattutto una figura amata da tutti i calciatori. Questa è la sua più grande forza. A questi livelli può contare più il carisma che la sue qualità tattiche. Cacciare Ancelotti è stato un grande errore da parte di Perez. L'hanno capito tutti ormai, ad eccezione proprio del presidente.
RONALDO - “Certamente con Zidane sta tornando ai suoi livelli. In Spagna si è addirittura detto che lui abbia giocato contro Benitez ma non è così. Lui è troppo competitivo, troppo esigente con se stesso per fare una cosa del genere. Non riesco a immaginare un Ronaldo che cerchi di sabotare il suo allenatore, al contrario di altri”.
DOVE PUÒ COLPIRE LA ROMA – I giallorossi possono approfittare di una solidità difensiva tutta da trovare da parte del Real Madrid. Gli spagnoli non pressano, molti non hanno predisposizione al sacrificio. Credo che la Roma possa fare male sfruttando la sua rapidità in avanti, ecco perché giocare con un falso nueve come Perotti, al posto di Dzeko, potrebbe essere la soluzione”.