Una Roma da trascinare
È passato un mese e mezzo dal 26 maggio scorso, giorno dell’ultima partita della Roma 2018-2019, a cui è seguito un periodo fatto di pochi fatti sportivi, tanti fatti extrasportivi e un quantitativo impressionante di immaginazione, idee, ipotesi, che hanno reso questo mese e mezzo lunghissimo, interminabile. Martedì la Roma inizierà ad allenarsi e sarà una Roma diversa sotto tanti aspetti: nuovo direttore sportivo, nuovo allenatore, nuovo capitano, nuovo sistema di gioco, nuovi giocatori tra quelli che sono arrivati e che, inevitabilmente, arriveranno fino al gong finale del 2 settembre. E, dopo aver rimuginato su quello che poteva essere e che non è stato e su chi avrebbe voluto esserci e non ci sarà, è il momento di incuriosirsi e scoprire le novità che la Roma riserverà ai suoi appassionati a partire dalla settimana che sta per iniziare. Dopo averne capitato il suo lavoro nell’ombra, abbiamo scoperto pochi giorni fa la determinazione di Gianluca Petrachi, lunedì scopriremo che faccia ha Paulo Fonseca e piano piano, col passare dei giorni, vedremo tutte le altre novità, individuali e collettive, sul terreno di gioco.
Cose che, normalmente, basterebbero a generare quel minimo di entusiasmo che può fare da propulsore iniziale di un’annata; a Roma, in questa Roma, di normale c’è poco ed è più probabile che si continuerà a pensare a chi non c’è più che a chi c’è adesso. Un refrain ormai noto ma al quale ci si fatica ancora ad abituare, per quanto poco logico sia non aver ancora preso confidenza col modus operandi della Roma dopo tanti anni. Uno dei primi compiti di Petrachi, Fonseca e della squadra che costruiranno e alleneranno sarà portare l’attenzione su di loro, possibilmente più per i fatti che per le parole, che in tante occasioni passate hanno solamente illuso. C’è una Roma da trascinare e da martedì tutti dovranno tirare il loro pezzetto di corda.