Una crisi non è un'opportunità

27.03.2020 19:50 di  Gabriele Chiocchio  Twitter:    vedi letture
Fonte: L'editoriale di Gabriele Chiocchio
Una crisi non è un'opportunità

Nei momenti complicati come quello che stiamo vivendo, spesso ci si affida un po’ a qualunque cosa per ritrovare positività e ottimismo: pensate a chi canta sui balconi o a chi fa progetti per un futuro che non si sa quando diventerà presente. Progetti che, per esempio, sta tentando di ideare il mondo del calcio, tra annullamenti, rinvii a data da destinarsi e un calendario che, senza gli europei di mezzo, sembra più malleabile, ma che in realtà non lo è perché nella prossima stagione (ammesso che si possa cominciare) ci sarà lo stesso problema di questa, ovverosia quello di dover finire presto per lasciar spazio alla manifestazione UEFA per eccellenza. Problemi circoscritti al calcio che, per utilizzare un luogo comune, è la più importante tra le cose poco importanti; un luogo comune che però non corrisponde a realtà, giacché questo sport rappresenta in Italia la terza industria del Paese, e fermarlo del tutto significa rinunciare ad entrate fiscali che sono parte del motore grazie al quale il Paese stesso va avanti. Ci sono interessi in ballo più grandi di quelli che si possa pensare: per farla semplice, la riduzione di uno stipendio di un calciatore significa un’entrata ridotta per lo stato, quindi per tutti.

Il risultato di tutto questo ragionamento è che bisognerebbe unirsi per trovare delle soluzioni che possano ridurre il più possibile le perdite scontentando meno parti possibili: un puzzle di risoluzione più che difficile, reso ancora più complicato dal fatto che anche in questo contesto si cerca di forzare delle situazioni - come il tira e molla degli allenamenti - per farsi tornare qualcosa a proprio vantaggio. Atteggiamento anche comprensibile - sarebbe ingenuo pensare che in un mondo come quello del calcio nessuno pensi al proprio giardino, più che al proprio orticello -, ma solo fino a un certo punto, vista la assoluta eccezionalità (se non unicità) del momento. Una crisi è una crisi, e non un’opportunità come vorrebbe una pseudoetimologia di un termine cinese, e come tale va trattata: la Roma (e non solo, ovviamente) lo sta facendo con le sue numerose ed efficaci iniziative ed è una cosa di cui i tifosi giallorossi (e, di nuovo, non solo) possono andare orgogliosi. Aspettando di poterlo fare anche per quello che accade sul rettangolo verde.