Un rinnovo meritato sul campo
5 gol, 3 assist, in 327 minuti. Una media gol/minuto di 65. Numeri che fanno pensare a un enfant prodige, a quei talenti di 17-18 anni che vanno gestiti per non rischiare di bruciarli, ma che appena entrano in campo si vede il futuro luminoso pronto ad attenderli. E invece no, sono i numeri di un uomo di 39 anni, 40 a settembre, alla soglia delle 600 presenze (meglio di lui solo Maldini e J.Zanetti) con 248 reti segnate (solo Piola con 274 ha fatto meglio) in Serie A. Il talento ormai è un qualcosa maturato con l’upgrade nella categoria fuoriclasse-campione, fate voi, accessibile solo a pochi.
Come con il vino, Francesco Totti invecchiando continua a migliorare, riuscendo, quando è in campo a far fare bottino pieno alla squadre e a ubriacare avversari e tifosi giallorossi. Ovviamente la media di 1 gol ogni 65’, meglio de el pipita Higuain 1 gol ogni 87’ (ma 32 stagionali in A) è fuorviante, fino a un certo punto. In questo suo nuovo ruolo da risolutore, in cui è stato bravo a calarsi, prima mentalmente, poi con tutto il resto del corpo, ha dimostrato di essere ancora un giocatore vero, anzi, in proporzione sta disputando la migliore stagione, visto che stiamo in tema, dall’ultimo rinnovo contrattuale datato settembre 2013. Nella stagione 2013/14 furono solo 8 (2 rigori) le reti del numero 10 giallorosso, nelle 26 presenze, mentre nella scorsa annata 2014/15 sempre 8 (4 rigori) marcature in 27 presenze. Nelle prossime due gare contro Chievo Verona e Milan, potrà migliorare ulteriormente il suo score, con un rinnovo del contratto (l’ultimo?) meritato sul campo.