Un passo avanti e un boccone amaro
“Non posso dire che non giochi domenica perché non conosco i meccanismi legali del calcio italiano”. Purtroppo per José Mourinho, i meccanismi legali del calcio italiano sono chiari e non c’è margine per far cancellare quel secondo, ridicolo cartellino giallo a Lorenzo Pellegrini, che manda storto al portoghese e non solo il ritorno alla vittoria della Roma dopo il KO di Verona.
Un boccone amaro, perché i giallorossi avevano dimostrato di aver imparato dai propri recenti errori, mostrandosi più solidi ed equilibrati, nonostante l’Udinese abbia avuto possibilità di pareggiare il gol di Tammy Abraham. I bianconeri però mai hanno dato la sensazione di aver preso il sopravvento sui loro avversari, come invece era successo con Sassuolo ed Hellas: senz’altro un passo avanti rispetto alle ultime uscite, almeno da questo punto di vista. Il calo nel secondo tempo è ormai un classico, ma questa volta non ha determinato nessun disfacimento del piano gara e nessun equilibrio stravolto.
Sulla brillantezza offensiva c’è ancora da migliorare, ma chissà che non si sarebbe visto qualcosa in più se la Roma, anziché colpire due pali, avesse sbloccato subito il punteggio; la scarsa produzione davanti ha invece permesso all’Udinese di rimanere in linea di galleggiamento fino alla fine. Dopotutto, anche stasera la rete decisiva è arrivata grazie a un colpo di un singolo: non tanto Abraham, che comunque fa una gran cosa colpendo di tacco, quanto invece Riccardo Calafiori.
Il numero 13 giallorosso ha forse fatto il passo che mancava per non essere considerato più un primavera aggregato, un elemento su cui fare affidamento solo in caso di emergenza, ma un giocatore della Prima Squadra a tutti gli effetti. La seconda gara in cinque giorni, giocata con un rendimento in crescendo rispetto alla prima, con tanto di galoppata con due avversari fatti fuori, è la prova che serviva per poter cominciare a dargli qualche responsabilità in più: con l’infortunio a lungo termine di Spinazzola e i problemi fisici di Vina, non è una cosa da poco.
Come non è cosa da poco l’assenza di Pellegrini nel derby: dopo un inizio di stagione da favola, il capitano della Roma non potrà guidare i suoi in quello che fino adesso è l’appuntamento più importante della stagione. Mourinho dovrà inventarsi qualcosa e anche qualcosa di grosso: sostituire uno come lui in questa fase sembra un compito davvero arduo. Da assolvere, almeno, con tre punti in più e un morale ritrovato.