Tra destra e centro
Sfumato Malcom, la Roma è costretta a giocare a carte parzialmente scoperte in quest’ultimo mese scarso di calciomercato. Per il brasiliano, i giallorossi avrebbero investito una somma che evidentemente rimarrà a loro disposizione per un altro colpo: la logica più banale direbbe che tanto si voleva spendere, tanto si spenderà fino al gong del 17 agosto, ma in realtà il discorso è più complesso di così. La quasi chiusura dell’affare certifica come ci fosse la volontà di rinforzare il reparto degli esterni di piede mancino, ma non è detto che si deciderà di sostituire il nome di Malcom con quello di qualcun altro e procedere sulla stessa strada, anzi.
Come più volte ribadito, il mercato è fatto di occasioni e, se non ve ne saranno altre, si potrebbe decidere di spostare l’investimento su un altro ruolo, magari quel centrale di centrocampo difficilmente ipotizzabile all’inizio del periodo di trattative - quando per Maxime Gonalons si parlava di conferma pressoché certa, con l’avallo dell’allenatore - e che invece adesso, specie dopo aver visto la squadra in campo con un avversario almeno parzialmente probante, sembra essere tornato un tema d’attualità. Le indiscrezioni delle ultime ore - con il Crystal Palace (e non solo) interessato al francese - sembrerebbero aprire a quest’ultima ipotesi, ma è difficile parlare di certezze anche in questo caso: è un gioco di incastri che potrebbe portare uno dei due profili, entrambi o, perché no, nessuno, se le famose occasioni di mercato non dovessero presentarsi. Si è parlato tanto in queste settimane di una Roma più libera rispetto al passato e le cifre spese - con conseguente appesantimento dei conti già in questo bilancio, pur con il contrappeso della plusvalenza realizzata tramite la cessione di Alisson - sono la cartina tornasole di questo cambiamento; libertà è anche potersi fermare a ragionare in questo bivio tra la destra e il centro, puntando a prendere la strada migliore.