Sereno VARiabile
La sconfitta rimediata al Tardini ha bruciato parecchio in casa Roma, sia per come è arrivata, con una squadra poco concreta e vogliosa di ottenere i tre punti, sia per lo strascico di polemiche per l'arbitraggio, sia, soprattutto perché si è complicata la lotta Champions con l'Atalanta momentaneamente quarta e il Napoli, prossimo avversario dei giallorossi in Serie A, pari punti, con una partita in meno. Guardando le aspettative della squadra a inizio stagione la Roma e Fonseca sono in perfetta linea con gli obiettivi del club: quarto posto e andare il più avanti possibile in Europa. In campionato il discorso dal secondo al quarto piazzamento, quelli dei milioni di euro vitali per i bilanci di tutte le società è aperto. Cielo sereno su Trigoria o quasi, perché l'andamento fa registrare alti e bassi. Nell'ultimo mese di Serie A la Roma ha totalizzato 7 punti su 15 a disposizione, faticando molto nelle vittorie, sia contro la Fiorentina, sia contro il Genoa. Due i passi falsi contro Benevento e Parma, tra le più piccole tra le piccole, dove l'attacco giallorosso ha avuto le polveri bagnate. Sotto questo punto di vista è spiegabile la rabbia di Fonseca a fine gara. Dopo l'episodio che portò all'espulsione contro il Cagliari, il tecnico portoghese ha sempre evitato di parlare delle direzioni di gara. Stavolta è stato abbastanza diretto nel sottolineare la mancanza di trattamento equo della classe arbitrale tra le altre big e la Roma: "6/7 punti a fine stagione".
Il nervosismo viene esternato durante situazioni che non riescono più a essere somattizzate. Resta da capire quale sia la goccia che abbia fatto traboccare il vaso: l'ennesimo errore difensivo oppure il fatto credere che il proprio lavoro venga ostacolato dal Piccinini o dal Di Bello di turno (rispettivamente arbitro e VAR di Parma-Roma). Tensione salita per la combo di infortuni Veretout-Mkhitaryan (giocatori chiave della squadra), per i continui guai fisici di Smalling e per una parte difficile della stagione che si sta per concludere, con conseguente stanchezza fisica e mentale. Sotto questo punto la vittoria per 3-0 in casa contro lo Shakhtar ha acquisito una maggiore importanza e in Ucraina la squadra potrà gestire un ampio vantaggio. Un'altra prova di maturità richiesta a Fonseca e i suoi, abili nel giocare al gatto col topo nel match di andata. Poi sarà la volta del Napoli e di uno spareggio Champions. Magari stavolta non si penserà soltanto alla prossima partita...