Se questa Roma fosse un film...
La Roma, da sempre, è una squadra che fa parte della cultura cinematografica italiana e ultimamente è diventata un soggetto cinematografico che si presta ad alcune delle più rinomate pellicole sportive.
IN PRINCIPIO FU MONEYBALL - Ve lo ricordate tutti, forse è l'esempio più famoso, visto come lo sport attuale sia sempre più una raccolta di dati che analizzano ogni situazione che avviene in mezzo al campo e generano dei trend che tecnici e direttori sportivi, sempre più spesso, seguono. Per i pochi che non sanno di come stiamo parlando, andiamo a raccontare la trama, sintetizzandola al massimo: un GM di una squadra di Baseball si affida a un esperto di big-data per costruire una squadra a poco prezzo e ottiene risultati, tanto che i Red Sox (una delle squadre più blasonate) gli offrono il posto. Nella capitale il tutto tornò alla ribalta quando Sabatini cessò di essere il DS della Roma, proprio perché, nell'era Pallotta (guarda caso di Boston), si scelse la tendenza Moneyball alla, così detta, vecchia maniera.
LA ROMA ATTUALE È: "LE RISERVE" - Film meno famoso del precedente, siamo nel 2000 e una squadra di NFL è costretta, causa sciopero dei giocatori, a ingaggiare delle riserve che riscoprono le loro qualità/identità e ottengono buoni risultati. Nessuno sciopero ma, come si sa, il settlement agreement con la UEFA impone alla Roma determinati paletti. Ecco perché, come ha dichiarato mister Mourinho: "Se noi andiamo da un club per comprare un giocatore che ha fatto una grandissima stagione, non possiamo. Se Renato Sanches non avesse avuto tanti infortuni sarebbe titolare nel PSG e non sarebbe venuto alla Roma. La stessa cosa Dybala la scorsa stagione dove avevano molti dubbi su di lui. Siamo diventati esperti a lavorare con giocatori con potenziale, per dargli una stabilità per tornare al livello che hanno avuto. Questa è la nostra realtà".
Parole chiare. Anticipate in un altro editoriale in cui si era definito (per gli stessi motivi descritti bene da Mourinho), quello della Roma, come il "mercato degli scarti". L'inizio di stagione con 1 punto su 6 a disposizione di certo non ha migliorato la situazione, specie, con Ndicka da 0' disputati, con Renato Sanches infortunatosi praticamente subito, così come Dybala che è durato un'ora di gioco a Verona.
LUKAKU CAMBIA TUTTO? - Adesso è arrivato Big Rom e, ovviamente, ha portato nuove aspettative di classifica e un nuovo stato d'animo per i tifosi, letteralmente impazziti per lui. Ma anche lui, è una riserva (abbandoniamo il termine scarto che è troppo dispregiativo). Anche perché Dybala-Paredes sono due campioni del mondo, Lukaku ha giocato da poco una finale di Champions League, Renato Sanches ha vinto più lui in poche stagioni che la Roma in tutta la sua storia e Aouar, se non è il migliore della squadra, poco ci manca.
LA SECONDA OCCASIONE - Ecco dunque come le limitazioni al potere d'acquisto abbia formato un gruppo da film, un gruppo dove ognuno si porta dietro i suoi limiti, spesso evidenti, spesso cronici, ma un gruppo pieno di potenzialità. Il tutto in mano a Mourinho, anche lui tra virgolette, uscito fuori dal giro che conta e considerato dai top club un allenatore di riserva. Nel film Gene Hackman (il coach della squadra) recita questa battuta: "La verità è che a voi hanno dato quello che è il sogno di ogni atleta: una seconda occasione". Un quote da scrivere nelle stanze di Trigoria.