Sarà un anno importante
Senza un reale motivo, già prima dell’inizio del campionato stavano iniziando a suonare le campane a morto sulla Roma. Dopo la gara contro l’Hellas Verona, le campane hanno suonato con più vigore, risuonando in lungo e in largo dopo il fattaccio della lista. Non è certamente un trionfo l’inizio di stagione ma, guardando alle prestazioni, c’è più di un segnale incoraggiante, a partire dai primi tempi delle gare contro l’Hellas e contro la Juventus, entrambi giocati a un buon livello fino al momento di concludere a rete.
Siamo all’inizio e, nonostante le polemiche, la squadra sembra essersi compattata attorno a Fonseca mentre i Friedkin hanno totalmente aderito al mondo Roma. Aderito a tal punto da inglobare tutto senza però apparire in alcun modo. Si muovono nell’ombra e con l’agilità del vento: non fanno trapelare niente a nessuno a non potrebbe esserci miglior biglietto da visita. I fatti parleranno per loro, in un senso o nell’altro, ma nelle prossime settimane dovremo aspettarci delle scosse telluriche, la prima delle quali è avvenuta con l’addio di Baldissoni, il referente italiano della gestione DiBenedetto-Pallotta.
In attesa del nuovo DS, scelta che sarà decisiva per le strategie della Roma del prossimo futuro, tutto è in mano a Guido Fienga che, oltre ai conti e agli sponsor, deve pensare pure al mercato.
Un compito abnorme per una persona sola. L’unico segnale di normalità, al momento, è dato proprio dalla presenza dei proprietari. Dan Friedkin sarebbe dovuto rimanere pochi giorni e, invece, è ancora qui e lo si vede sempre in tribuna. Un segnale di vicinanza, di presenza, un modo per conoscere il mondo Roma a 360° prima di delegare al figlio Ryan. Saranno giorni importanti, i prossimi, per il mercato. Saranno settimane importante, le prossime, per capire l’indirizzo che vorranno dare i Friedkin e le loro prime mosse. Sarà un anno importante per la Roma.