Pulire la partita

01.12.2016 21:00 di  Gabriele Chiocchio  Twitter:    vedi letture
Fonte: L'editoriale di Gabriele Chiocchio
Pulire la partita
Vocegiallorossa.it

È più o meno dalla partita di Empoli che il refrain è più o meno sempre quello: “Bisogna vincere anche le partite sporche”. E probabilmente non c’è miglior test, da questo punto di vista, del derby in programma domenica: la partita sporca per eccellenza, quella dove i valori tecnici contano meno, i pronostici non si possono fare, conta più il cuore che i piedi eccetera. La domanda è semplice: “La Roma sa vincere le partite sporche?”. Arrivati a dicembre e con un intero ciclo tecnico precedente, fatto anche di derby vinti con qualità e persi per debolezza, forse è meglio non darsi una risposta, o quantomeno non darsela adesso. È indiscutibile il fatto che ogni squadra debba sapersi calare in più situazioni diverse possibili per aumentare le proprie possibilità di successo, è altrettanto chiaro che questo la Roma in questo momento fatica a farlo e che quelle chance ha maggior modo di aumentarle se riesce a mettere la partita sui propri binari, a restare fuori dal fango.

Dopotutto, le due stracittadine della scorsa stagione sono state tutto tranne che partite sporche: un ambiente standard, con le tifoserie ospiti addirittura confinate nei distinti, scarsa esasperazione fisica, pochi atteggiamenti oltremisura e un risultato che ha premiato chi ha fatto di più per vincere la partita e non chi ha cercato di far fare meno all’avversario. Luciano Spalletti di derby ne ha giocati 9, Simone Inzaghi nessuno come tecnico di Prima Squadra ed è forse lui l’incognita maggiore della sfida domenica. Una X che, al momento, non deve però cambiare molto nell’equazione tecnica della Roma, semplicemente perché al momento l’equazione giallorossa è una e una soltanto e non è certo adesso, con Milan e Juventus al varco, il momento di modificare i fattori. Oggi sembra decisamente più prudente tentare in ogni modo di pulire la partita che fare la lotta nello sporco, soprattutto visti gli altri tipi di difficoltà che questo match sta proponendo; se non ci si riuscirà, ci sarà un’altra necessità di cui fare virtù in un elenco sempre più lungo.