Poca attesa, pochi sussulti

01.02.2017 07:50 di Gabriele Chiocchio Twitter:    vedi letture
Fonte: L'editoriale di Gabriele Chiocchio
Poca attesa, pochi sussulti
Vocegiallorossa.it

Era difficile aspettarsi realisticamente qualcosa di grosso in questo mercato di gennaio, fortemente condizionato della stesse premesse che hanno guidato la già faticosa sessione della scorsa estate. Le aspettative non sono state disattese, in un mese di scenari costantemente mutati anche grazie a quello che succedeva in campo. La Coppa d’Africa avrebbe potuto incidere per quanto riguardava il reparto offensivo, ma più son passati i giorni e più si è assottigliato il livello di necessità di aggiungere qualcosa davanti, avvicinandosi sempre più il giorno del rientro di Mohamed Salah ed essendo cambiato - e non momentaneamente, almeno così sembra - il modo di giocare della Roma. La sostituzione di Juan Manuel Iturbe, passato in prestito al Torino - dopo 39 minuti giocati in campionato, praticamente nulla - non si è rivelata più una priorità, anche per impossibilità di arrivare a un obiettivo concreto come Defrel, e i 6 milioni ricavati dalla cessione di Iago Falque serviranno presumibilmente a coprire i costi dei riscatti di Federico Fazio ed Emerson Palmieri. Serviva qualcosa a centrocampo e la Roma ha pescato in Francia, portando nella Capitale un Clément Grenier con appiccicata in fronte l’etichetta “saldi”, nella speranza che le sue condizioni fisiche permettano di allungare le rotazioni in campionato e in Coppa Italia (non in Europa League, per cui non è eleggibile); per il resto, scalpore l’hanno fatto più le mancate uscite che le reali entrate.

Paredes alla Juventus sembrava a un certo punto quasi realtà, prima che scendesse la marea, così come lo doveva essere Gerson al Lille, saltato quando il brasiliano era già in Francia: vendere il brasiliano a quelle condizioni avrebbe avuto l’inevitabile significato di resa senza neanche aver realmente provato a investire - sportivamente, oltre che economicamente - sulle sue abilità, rientrando di quanto investito e registrando una sostanziale parità in bilancio, la sua permanenza magari cambierà le cose, in attesa dell’estate per cui discorsi sono già stati impostati, proprio a centrocampo. Plausibilissimo, a questo punto, l’esercizio del diritto di riacquisto dal Sassuolo di Lorenzo Pellegrini (per cui è stato fatto un tentativo, andato a vuoto, di rientro già in questi giorni), che potrebbe aggiungersi a Franck Kessié, la cui trattativa con l’Atalanta è vicina alla conclusione. Nel frattempo, Spalletti dovrà fare con quello che ha, non poco una volta assorbiti gli infortuni e riscoperta, anche grazie al suo lavoro su alcuni elementi l’ampiezza di una rosa chiaramente migliorabile, ma adattabile, quando al completo e con qualche compromesso, per le tre competizioni. Una rosa costruita da Walter Sabatini, rifinita da Ricky Massara e presto nelle mani di un nuovo DS. Magari spagnolo.