Palla agli americani
La Roma dà l’addio alla famiglia Sensi, con l’inutile vittoria contro la già retrocessa Sampdoria raggiungendo l’obiettivo minimo, ovvero l’Europa League, si vedrà se con o senza i preliminari. Ma il bilancio finale è decisamente negativo, visti i presupposti iniziali. Ora però si apre una nuova Era, con la proprietà a stelle e strisce pronta a subentrare ufficialmente. E comincia il mercato, fondamentale per il club giallorosso, soprattutto con l’avvento di DiBenedetto e soci, che promettono grandi investimenti, pur senza strafare. L’atteso James Pallotta non ha assistito alla gara dell’Olimpico, ma è volato subito in Inghilterra e la sua agenda, prima della finale di Champions, prevede l’incontro con Franco Baldini, futuro Dg giallorosso.
Il nuovo Ds, invece, Walter Sabatini è già a caccia di talenti, perché a Trigoria se non sarà rivoluzione, poco ci manca. A partire dal tecnico, che al 90% non sarà Vincenzo Montella, anche se lui, a margine dei premi Ussi, consueta vetrina romana di fine campionato, ribadisce di non sentirsi del tutto escluso.
Una settimana per decidere con tante opzioni, non ultimo Carlo Ancelotti, licenziato dal Chelsea: quasi impossibile non inserirlo nella lista con Deschamps, Garcia, Bielsa e naturalmente Pioli, che dopo l’incontro con Sabatini, sembra pronto ad acciuffare l’occasione della vita.
E poi la squadra: perso Mexes, quasi regalato al Milan, sono diversi i giocatori che potrebbero lasciare la Capitale, come Menez, sempre più emarginato, e Vucinic, tra i più fischiati nella passerella conclusiva, nonostante il gol realizzato.
L’unica certezza rimane Totti. Il capitano ha chiuso la stagione con l’ennesima perla, la numero 207, con cui ha salutato la famiglia Sensi, pronto, nonostante i quasi 35 anni, a diventare il simbolo della nuova Roma all’americana…