Notte prima degli esami
Ci siamo. Domani conosceremo finalmente la squadra campione d'Italia. O forse no. In fondo - ed è forse questa la dote principale che distingue il tifoso giallorosso dal resto del mondo - un po' campioni d'Italia ci sentiamo già, indipendentemente dall'esito finale delle partite di Siena e Verona. Abbiamo vissuto una stagione fantastica e proprio qualche giorno fa, chi scrive, vi raccontava di quell'aria frizzantina che invadeva le strade e le case di Roma. Quell'aria, bellissima da respirare ma difficile da raccontare, è diventata, con il passare delle ore, vera e propria ansia.
Notte prima degli esami cantava Venditti. In effetti, un po' come uno studente alle prese con un importante esame, vivremo questa notte con passione e speranza. Anche se non dipenderà solo da noi, purtroppo. Al "Franchi" di Siena, i bianconeri saranno chiamati a compiere un vero e proprio miracolo sportivo; Mourinho sembra intenzionato a schierare l'artiglieria pesante incurante della finale di Champions che vedrà i nerazzurri sfidare il Bayern Monaco di Van Gaal in quel di Madrid.
Questa è la notte che precede la giornata che potrebbe consegnarci alla storia del calcio italiano. Crediamo di non esagerare nel dire che i nerazzurri di Mourinho hanno avuto la possibilità di giocare 38 partite al massimo delle loro potenzialità; non che sia una colpa, per carità, ma è un semplicissimo dato di fatto. La Roma, che con Spalletti ha chiuso tardivamente il suo ciclo, ha cominciato il proprio campionato solo alla terza giornata. A Siena. Se sarà stato un segno del destino lo sapremo soltanto domani pomeriggio.
Intanto, in questa notte prima degli esami, possiamo iniziare a sognare; comunque vada ci sarà da festeggiare i nostri campioni. L'appuntamento è a Fiumicino, con o senza tricolore.