Limiti più caratteriali che tecnici

Nato a Roma il 7 febbraio 1973, nel 2000 inizia a collaborare con Eurosport. Nel 2003 contribuisce alla nascita di Sportitalia di cui diventa dal 2006 responsabile della redazione romana e inviato per la Nazionale di calcio
15.05.2013 00:00 di  Marco Terrenato   vedi letture
Limiti più caratteriali che tecnici

Anche Milan-Roma va a completare la lunga lista delle occasioni perse di questa malandata stagione giallorossa.

Non può che essere così lo 0-0 di San Siro, che, in attesa della Coppa Italia, ha estromesso definitivamente la Roma dall’Europa League. la squadra di Andreazzoli non ha sfruttato la possibilità di giocare praticamente per un tempo intero in superiorità numerica per l’espulsione del milanista Muntari.

In un secondo tempo senza troppi sussulti, se non quelli di giocatori nervosi e imprecisi, la Roma ha mostrato tutti i suoi limiti, più caratteriali che tecnici.

L’espulsione finale di Totti, stuzzicato dal vecchio amico Mexes, è stato il culmine negativo, al pari dei cori razzisti dei tifosi giunti dalla capitale contro Balotelli. Da parte sua il capitano romanista, al decimo cartellino rosso in carriera, salterà l’ultima di campionato con il Napoli, un riposo forzato magari utile per ricaricarsi in vista dell’attesa finale di Coppa Italia che a questo punto, per la Roma, sarà decisiva per la qualificazione all’Europa League.

Nonostante la buona volontà di Andreazzoli, destinato a farsi da parte con l’arrivo sempre più probabile di Mazzarri, questa Roma scialba si deve al momento accontentare del settimo posto, con l’unica chance, battendo proprio il Napoli all’ultima dell’Olimpico, di giocarsi il primato cittadino con la Lazio, se i biancocelesti, ancora in corsa per la quinta piazza, non dovessero far punti contro il Cagliari.

Sesto o settimo posto la sostanza non cambia. Sabatini, Baldini e tutta la proprietà americana hanno davvero poco da sorridere. Coppa Italia a parte, per la seconda stagione consecutiva l’obiettivo Europa è sfumato e le loro scelte si sono rivelate sbagliate, allenatori compresi, con le uniche soddisfazioni di veder crescere alcuni giocatori, come Marquinhos e Lamela, anche se il talento dell’argentino nelle ultime giornate si è appannato.

Un po’ come tutta la Roma che tra Fiorentina, Chievo e Milan, ha segnato un solo gol su angolo al 90’ con Osvaldo. Tra due domeniche per battere la Lazio in Coppa Italia servirà molto di più, altrimenti il fallimento sarà totale.