L'uomo in più
Era stato tra gli acquisti maggiormente sponsorizzati, il fiore all’occhiello della campagna acquisti insieme a Dybala. Poi, il brutto infortunio in allenamento e la sparizione dai radar per diversi mesi. È stata una stagione complicata, a dir poco, per Gini Wijnaldum.
L'OBIETTIVO - Era stato designato per ribaltare come un calzino il reparto più importante per una squadra, il centrocampo, con José Mourinho che aveva dato il via libera alla cessione di Jordan Veretout sapendo di poter contare sul centrocampista olandese, simile per caratteristiche al francese ma dotato di più qualità ed esperienza internazionale. Avrebbe dovuto consentire alla Roma di avere una marcia in più in mezzo al campo.
LE QUALITÀ - Molto intelligente tatticamente, capisce subito come si svilupperà l’azione ed è bravo a farsi trovare smarcato e a inserirsi con i tempi giusti senza palla. Per fare ciò, oltre all’intesa con i compagni che non è mai potuta sbocciare (vista la lunga indisponibilità) serve anche una brillantezza fisica che Wijnaldum sta inseguendo caparbiamente ma ci vuole tempo e di tempo, al momento, la Roma è a corto. Siamo ormai entrati nella parte più calda della stagione, dove uno stop sbagliato, un tiro, un palo possono determinare un’intera stagione.
LA SPERANZA - Un calciatore come Wijnaldum serve, però, come il pane nel sistema di gioco giallorosso e José Mourinho lo sta impiegando il più possibile, pur sapendo che non può ancora dare un contributo eccelso, ma con la speranza che, mettendo minuti nelle gambe, possa rapidamente tornare a essere lo straordinario calciatore ammirato a Liverpool, o anche solo avvicinarsi a quel livello di prestazioni. Sarebbe un gran colpo, in vista di queste ultime, decisive, settimane di gioco.