L'ultimo passo

31.05.2023 11:35 di Alessandro Carducci Twitter:    vedi letture
Fonte: L'editoriale di Alessandro Carducci
L'ultimo passo

Alzi la mano il tifoso giallorosso nella cui testa non risuona, in maniera talvolta ossessiva, l’inno dell’Europa League. Dalla semifinale di ritorno contro il Bayer Leverkusen a Budapest, il tempo sembra essersi compresso talmente tanto quasi da scomparire. Abbiamo visto la Roma pareggiare con la Salernitana e perdere con la Fiorentina ma entrambe le gare, adesso, sembrano così lontane e così estranee da non essere mai esistite, da essere sovrapposte tutte in un unico momento. Un momento minuscolo in cui sono confluiti gli ultimi 10 giorni.

BUDAPEST - Già dalla giornata di oggi, invece, il tempo è tornato a espandersi, a dilatarsi, così come le notizie, gli approfondimenti e le decine e decine di contributi che vi stiamo proponendo per avvicinarci, tutti insieme, a un appuntamento storico per la Roma.
Con un inviato a Budapest, uno domani all’Olimpico e una redazione che sta lavorando incessantemente stiamo percorrendo gli ultimi passi, gli ultimi metri, di un percorso iniziato dalla Roma otto mesi fa e che ha visto i giallorossi penare, gioire, esultare, arrabbiarsi, essere quasi eliminati e risorgere ogni volta, mostrando un’incessante volontà di non arrendersi mai. Come ha detto Monchi alla vigilia: “Ciò che mi piace di questa Roma è il fatto che non perde, sono gli avversari a dover vincere”: una sfumatura sottile ma essenziale per descrivere la squadra di José Mourinho, che ben rappresenta il carattere e la personalità del suo allenatore. In attesa di scrivere l’ultimo atto di questa storia bellissima.