L'azione manifesto delle abilità di Lukaku

08.10.2023 11:00 di  Alessandro Carducci  Twitter:    vedi letture
Fonte: L'editoriale di Alessandro Carducci
L'azione manifesto delle abilità di Lukaku
Vocegiallorossa.it

“Aouar sta facendo fatica a crescere nella nostra direzione, perché non saremo noi ad andare nella sua direzione, è lui che deve venire nella nostra”. Così ha parlato ieri José Mourinho nei confronti di Houssem Aouar ma c’è, invece, chi sta andando dritto nella direzione dei compagni, del mister, del club e dei tifosi. Va in direzione del pallone, va in direzione della porta ma, soprattutto, va in direzione del gol. Sempre e da sempre. Parliamo, ovviamente, di Romelu Lukaku, che è entrato nel mondo Roma con la stessa delicatezza di un toro a Pamplona, naturalmente in senso positivo. Sta travolgendo porte e portieri avversari, tenendo una media gol – tra campionato e coppe – addirittura superiore rispetto a Haaland. Quest’ultimo dato serve solo per fornire un’idea di massima del momento che sta attraversando Lukaku nella Capitale, dato che l’attaccante del City è impegnato in gare più complicate rispetto a Servette e Sheriff. Ciò che fa ben sperare è il fatto che Lukaku non è ancora al top. Probabilmente, non è nemmeno vicino a essere al top della condizione e, nonostante ciò, già così è straripante. Ha l’opportunità, tira, prende la porta e segna. Sembra facile, detta così, ma ci ricordiamo bene quante occasioni la Roma abbia sprecato lo scorso anno.

MOVIMENTI – L’ex Chelsea è prezioso quando mette il fisico e difende il pallone, cercando un compagno con cui scambiare nello stretto (fondamentale l’assistenza del compagno di reparto e di almeno un centrocampista) ed è abilissimo ad attaccare la profondità, oltre ad avere l’intelligenza di capire come smarcarsi. Tutte queste cose si possono riassumere nell’azione avvenuta al minuto 44 del primo tempo di Roma-Servette, citata da José Mourinho nel post gara: "Lukaku è stato sfortunato in un'altra occasione che si era creato con un movimento fantastico". Di cosa parla lo Special One? Si parte con un rinvio lungo di Rui Patricio proprio verso Lukaku. L’ex Inter allarga gli alettoni contro Severin (che non è proprio piccoletto) e riesce ad addomesticare il pallone con fatica. Arriva poi Belotti a rimorchio e vince il contrasto proprio con Severin. L’azione prosegue rapidamente, Lukaku attacca la profondità e quando Belotti si trova sul fondo, in procinto di mettere il pallone in mezzo, Lukaku vede la mattonella libera, si stacca repentinamente da Vouilloz, e arretra di qualche passo, chiamando il cut back da parte di Belotti. Il destro a botta sicura viene deviato da un difensore, che evita un gol fatto. Altrimenti, sarebbe stata una doppietta. Inarrestabile.