Il valore della memoria

19.05.2018 09:30 di  Gabriele Chiocchio  Twitter:    vedi letture
Fonte: L'editoriale di Gabriele Chiocchio
Il valore della memoria
Vocegiallorossa.it

Una Champions League conquistata dopo aver più che onorato - eufemismo - quella di quest’anno, un terzo posto da blindare con relativa facilità (a Reggio Emilia basterà un punto), una crescita nel collettivo apparsa abbastanza chiara nella seconda parte di stagione. Elementi che bastano per ricordare l’annata che sta per concludersi come, tutto sommato, positiva, a patto, però, di non scordare, come per incanto, tutto quello che di buono non è andato e che ha impedito, per esempio, di prendersi il posto nella coppa più prestigiosa con meno ansia, o di giocarsi meglio le proprie chance in Coppa Italia e addirittura proprio nella Champions League. Se c’è un fatto inequivocabilmente positivo che questo 2017/2018 lascia, è che le aree dove migliorare sembrano davvero chiare.

Sul campo, con una mediana spesse volte troppo poco creativa (e non è un caso che il rendimento della Roma sia stato migliore lontano dalle mura amiche che all’Olimpico) e al contempo un attacco che deve finalizzare molto più di quanto fatto quest’anno (a oggi, il solo Edin Džeko ha superato i 10 gol stagionali, arrivando a 24); nella testa, con una capacità di reagire a episodi negativi decisamente da migliorare nel gioco prima ancora che nei numeri (comunque da non sottovalutare: sono solo i 9, tra campionato e Champions League, i punti ottenuti da situazione di svantaggio iniziale, tralasciando la meravigliosa quanto unica serata di Roma-Barcellona, in cui pure di negativo non è accaduto assolutamente nulla); nella panchina, con un Di Francesco capace di inculcare nella testa dei calciatori i suoi princìpi di gioco, ma a volte povero di idee quando si è trattato di provare a rimediare in corsa. Tutte cose dette e ridette nel corso della stagione, che non devono correre il rischio di essere cancellate dai sorrisi con cui la stagione la si sta per salutare. La memoria è un valore, il primo dal quale iniziare a costruire il futuro prossimo: il resto è tutta conseguenza.