Il senso del mercato

13.01.2017 09:20 di Gabriele Chiocchio Twitter:    vedi letture
Fonte: L'editoriale di Gabriele Chiocchio
Il senso del mercato
Vocegiallorossa.it

Quella del calciomercato di gennaio è un’istituzione che fa da tempo discutere: c’è chi lo abolirebbe, chi lo accorcerebbe, chi lo anticiperebbe a novembre. Avere la chance di apportare delle modifiche alla propria rosa a competizioni in svolgimento è tutt’oggi considerato un plus sotto diversi aspetti, a volte realizzabili, a volte meno. Non più di un anno fa la Roma immetteva nel proprio organico due elementi poi divenuti fondamentali come Diego Perotti e Stephan El Shaarawy, che insieme all’arrivo di Spalletti ribaltarono la stagione della squadra giallorossa, arrivata poi a giocarsi l’accesso alla fase a gironi di Champions League nel playoff contro il Porto. Playoff che però non ha avuto esito positivo (eufemismo) e l’ingresso nella coppa dalle grandi orecchie, ma soprattutto dai tanti introiti, non è avvenuto, con tutte le conseguenze finanziarie del caso.

E si arriva a questo gennaio: nella stagione corrente (leggasi: in questo bilancio) lo spazio per muoversi è davvero poco ed è ristretto ulteriormente da quanto stabilito con l’UEFA nell’ambito del fair play finanziario, con un patto transattivo che farà compagnia alla Roma fino al 2018 e delle norme generali da continuare a rispettare anche dopo. Il non poter investire (termine spesso utilizzato a sproposito) diventa dunque una conseguenza di qualcosa e non la causa di altro, così come la ricerca di nomi che possano arrivare a determinate condizioni, sarebbe a dire in prestito per non appesantire ulteriormente i conti che si chiuderanno il prossimo 30 giugno. Ed è difficile migliorare una rosa concepita per il vertice (al di là di come la si pensi sulla realizzazione di questo concetto) con operazioni di questo tipo, che possono andare semmai a integrare il parco giocatori ampliandolo numericamente e come soluzioni tattiche. Questo è il senso di questo mercato di gennaio della Roma, che cozza sì con generici sogni e aspirazioni che si possono avere nei momenti in cui le liste vengono riaperte, ma che può essere ugualmente fondamentale per centrare gli obiettivi, ancora tutti a disposizione di Spalletti e dei suoi.