Il compito di Tiago Pinto: allontanare la tempesta-Karsdorp in questo momento di quiete
Dopo i giorni di pausa post tournée nipponica, la Roma si è ritrovata lunedì mattina a Trigoria. C’era grande attesa per Rick Karsdorp, suo malgrado al centro dell’attenzione da più di un mese dopo la sfuriata di Mourinho in Sassuolo-Roma del 9 novembre.
Escluso dall’ultima gara contro il Torino, l’olandese non si è più fatto vivo a Trigoria, presentando un certificato medico in cui si evidenziavano presunti problemi psicologici. Il terzino non è poi partito per il Giappone con il resto dei compagni, una scelta che ha portato la società a intervenire con una multa nei suoi confronti.
Nonostante tali presupposti, Karsdorp è tornato a Trigoria. Un evento meno scontato del previsto, che per il momento equivale a una sorta di quiete o pace forzata tra le parti. D’altronde, volendo essere maliziosi, un’ulteriore assenza non avrebbe fatto altro che peggiorare la situazione, probabilmente con una sanzione economica ancora più salata per il calciatore.
Appare difficile credere che Karsdorp non si sia incrociato con Mourinho, ma possiamo presumere che i contatti siano stati gelidi come le temperature di dicembre. Salvo colpi di scena che avrebbero del clamoroso, il futuro dell’olandese sarà lontano dalla Capitale e qui entra in gioco Tiago Pinto. Il problema non è tanto cedere Karsdorp, ma farlo alle condizioni che vuole la Roma, ergo a titolo definitivo.
Piazzare un calciatore scaricato pubblicamente dal proprio tecnico è una posizione scomodissima per fare la “voce grossa”. Lo sanno gli acquirenti e lo sa Tiago Pinto, chiamato a risolvere la questione con un’operazione che soddisfi contemporaneamente tutte le parti in causa.
L’auspicio è trovare la soluzione in questo momento di quiete, reale o apparente che sia, per allontanare definitivamente la tempesta-Karsdorp e ripartire in ogni caso più uniti di prima. E magari con un nuovo terzino.