Con la giusta leggerezza

14.05.2023 12:30 di Gabriele Chiocchio Twitter:    vedi letture
Fonte: L'editoriale di Gabriele Chiocchio
Con la giusta leggerezza
Vocegiallorossa.it

Il Mourinho a cui siamo abituati e che negli anni ha costruito la sua figura di allenatore di vertice è quello duro, esigente, che pretende perennemente il massimo dai suoi giocatori: per questo viene accolto favorevolmente da ogni tifoseria delle squadre che allena, ultima quella della Roma, che da anni chiedeva un “sergente di ferro” che limitasse - per non dire azzerasse - le distrazioni dei singoli, facendoli rendere al 100%. A questo ha teso la Roma di questi due anni, sacrificando altri aspetti ma puntando su un gruppo che fosse sempre prontissimo a ogni evenienza: a questo gruppo Mourinho ha chiesto sempre di più, manifestando a volte la sua frustrazione per il fatto di non poter essere accontentato o non facendosi problemi a sfuriare nel caso in cui l’impegno e l’attenzione non fossero massimi, vedi i postpartita di Bodo o di Reggio Emilia. E, più recentemente, di Roma-Inter, quando il tecnico sembrava quasi arreso a un livello di alcuni non conforme alle sue richieste e ha parlato di “tenerezza e rispetto”, come a dire “più di questo non possono fare”.

La partita di giovedì contro il Bayer Leverkusen era uno di quegli appuntamenti con la storia, in cui sarebbe stato lecito chiedere di tutto agli uomini a disposizione, continuando a strizzare una spugna che, forse, di acqua non ne ha più. E allora Mourinho ha cambiato strada e ha, soprendentemente, preso quella della leggerezza: il gruppo era talmente prontissimo che alla vigilia di un match così importante ha avuto la concessione di non dover restare in ritiro. Il risultato è stato che poi, in campo, la Roma ha mostrato ancora una volta tutta la sua sicurezza, in una partita che ha scelto di affrontare in maniera più conservativa e che, proprio per un atteggiamento passivo, poteva portare a pensare troppo e fare poco, finendo per sbagliare. I giallorossi sono scesi invece in campo con una leggerezza che, passato il pericolo iniziale, ha permesso loro di controllare ancora una volta le operazioni pur senza controllare il pallone, un risultato ottenuto grazie a questo perfetto mix di tattica e psicologia.

Una leggerezza che nelle ultime partite di campionato non c’è stata e i motivi sono abbastanza chiari, tra una classifica non lusinghiera e forse troppo difficile da migliorare in modo significativo, episodi negativi a raffica e un extra campo quasi esasperante, con l’ultimo episodio dell’improcedibilità del deferimento a Serra che non può non far cadere le braccia. A Bologna domenica ci si giocherà ancora qualcosa, ma conterà essere leggeri per far sì che magari possa arrivare un risultato positivo: la testa sarà inevitabilmente in Germania, con quell’ultimo passo da fare per arrivare a Budapest. Da compiere sempre con la giusta leggerezza.