Come sarà la nuova Roma
Il primo gol contro lo Shakhtar è il paradigma di tutto ciò che potrà offrire l’attacco della Roma. Pellegrini, Zaniolo, Dybala e Abraham tutti e quattro coinvolti in una serie di rapidi passaggi che hanno portato il capitano giallorosso a insaccare il vantaggio della Roma. Scambi rapidi, di qualità, con la difesa avversaria che non è nemmeno riuscita a capire cosa stesse accadendo.
La palla passerà ora a José Mourinho, che dovrà trovare il giusto equilibrio per far girare al meglio la squadra ma qualcosa, pur con il mercato ancora aperto, possiamo provare a dedurla.
CAMBIAMENTI - Presumibilmente, la Roma quest’anno proverà ad avere maggiormente il dominio del gioco e del pallone. Nessun possesso palla alla Guardiola, ovviamente, e la ricerca della verticalità rimarrà il mantra assoluto ma, potendo contare su gente come Pellegrini e Dybala, verrà più naturale avere il pallone tra i piedi, potendo inoltre contare sulla fisicità di Abraham e sulla corsa di Wijnaldum. Proprio l’olandese potrebbe essere l’elemento di rottura e imprevedibilità: contro lo Shakhtar, nei pochi minuti avuti a disposizione, abbiamo visto il canovaccio di quello che svilupperà la Roma con l’ex PSG in campo. Dybala verrà maggiormente incontro, così come Pellegrini, mentre Wijnaldum utilizzerà tutti i suoi polmoni per coprire una grande porzione di campo, aiutare in fase difensiva ma soprattutto penetrare la difesa avversaria con i suoi strappi e i suoi micidiali inserimenti (con o senza palla). Dybala e Pellegrini a creare gioco, Abraham a dare fisicità, centimetri, a fare da sponda e giocatori come Zaniolo e Wijnaldum ad attaccare gli spazi. Sarà difficile, ovviamente, vederli tutti in campo contemporaneamente e qui servirà tutta l’esperienza e la bravura di Mourinho per trovare la ricetta migliore, considerando comunque che, da settembre in poi, si giocherà ogni tre giorni.