Ci vuole pazienza
Pazienza. Ce n’è voluta tanta, per portare a casa tre punti di un peso specifico impressionante contro un avversario alla portata ma venuto all’Olimpico per fare il più possibile per impedire alla Roma di farlo. In una partita in cui il credo di Ranieri è emerso lampante: prima di tutto non rischiare, poi alla fine un gol in qualche modo arriva. Un approccio forse semplicistico, che alla lunga non può portare chissà quali risultati, ma che oggi ha permesso alla Roma di andare a dama, per la seconda volta consecutiva con il minimo scarto. Detto, anche, che il “qualche modo” deve essere anche veicolato da chi sta in panchina e in campo: la formazione iniziale non è sembrata la migliore per scardinare il muro bianconero, a causa della mancanza di qualità sulla trequarti, in fase di ultimo passaggio. Nel secondo tempo, gli ingressi di Florenzi e Pellegrini hanno colmato il gap, anche in coincidenza con un aumento dei giri di un motore che non può stare al massimo per 90 minuti e forse neanche per 45: i giocatori giusti, quindi, nei minuti giusti. Non solo loro, ma anche e soprattutto Stephan El Shaarawy ed Edin Džeko: l’assist del primo è uno dei “modi” con cui provare ad arrivare al gol del secondo, che a due partite dalla fine dell’anno solare di digiuno intero in campionato spezza la maledizione, in un momento importantissimo della stagione.
Anche lui ha avuto pazienza, in un'annata difficile a livello realizzativo e anche psicologico, con tanto nervosismo e qualche lite di troppo. Alla fine un sorriso che è lo stesso dei tifosi, quasi più coinvolti da questa Roma sparagnina che da altre versioni dei giallorossi decisamente più brillanti al triplice fischio. Anche loro dovranno avere ancora tanta pazienza nelle sei partite che rimangono: con sette punti nelle ultime tre gare si è avviato un piccolo trend positivo, che però non deve indurre all’errore di dare cose per scontato nei match che verranno. Il modo migliore per massimizzare la raccolta di punti in questo finale di stagione è pensare gara per gara, senza seminare, ma solo raccogliendo. Con calma. E pazienza.