Chissà se certe dichiarazioni contro la Roma verranno messe a tacere da Friedkin in questo calciomercato

11.06.2024 11:10 di  Luca d'Alessandro  Twitter:    vedi letture
Fonte: L'editoriale di Luca d'Alessandro
Chissà se certe dichiarazioni contro la Roma verranno messe a tacere da Friedkin in questo calciomercato
Vocegiallorossa.it

Sono giorni di riunioni in quel di Trigoria tra il nuovo DS della Roma, Ghisolfi e il mister giallorosso, De Rossi. L'obiettivo è quello di costruire una squadra capace di tornare in Champions League e perché no, una Roma in grado di vincere. Proprio il verbo vincere è stato protagonista di alcune dichiarazioni poco carine dell'ex tecnico Mourinho: "Alla Roma non giocavo per vincere. La Roma ha giocato per vincere perché se ci sono io gioco sempre per vincere, ma non è così. Tanto che da quando me ne sono andato fino alla fine del campionato non è cambiato nulla. Quello che abbiamo ottenuto nelle competizioni europee è stato qualcosa un po’ fuori dagli schemi, ma a livello nazionale non siamo riusciti a competere". Frasi in pieno stile Mourinho, che sembrano ricalcare certe conferenze stampa in cui se la prendeva con tutti i suoi giocatori e non solo, soltanto perché, essendo lo Special One, colpa sua non era praticamente mai. Poi, bisogna dare a Cesare quel che é di Cesare ed è vero che il suo blasone in panchina era sinonimo di possiblità di vittoria e la Conference League conquistata ne è una dimostrazione. Tuttavia, una volta andato via dalla Capitale, allontanato proprio per cambiare le cose e De Rossi le ha cambiate in meglio, basta confrontare la media punti della Roma mourinhana e quella con l'ex numero 16 in panchina. Però, una volta trovatosi una nuova squadra (anche qui non sembra esserci stato un upgrade, viste le squadre rifiutate nel periodo romanista e rispetto alla Roma), si potrebbe anche smettere di screditare il piatto dove si è mangiato.

C'è chi parla male della Roma e chi parla di quello che sarà o dovrà essere il futuro della sua prima Roma. Soprattutto ne parla in maniera genuina, spontanea e non in maniera calcolata. "lo cerco di regalarle attitudine e atteggiamenti positivi, fame, voglia di sentirsi migliori. È quella la base giusta". Una base che cambierà rispetto alla squadra che De Rossi ha ereditato e risollevato durante la scorsa stagione. Chissà se certe dichiarazioni saranno da stimolo per cercare di fare ancora meglio di quanto non si voglia già fare. Magari, anche con un colpo targato Friedkin, che in queste estati c'è sempre stato. Per costruire una squadra in cui si gioca per vincere