Bastone e carota
"Oggi vengo in pace e faccio solo complimenti alla squadra". Si è presentato così Luciano Spalletti al termine della vittoria contro l'Udinese. La sfuriata post Madrid ha sortito i suoi effetti (almeno nel breve periodo) e oggi il tecnico toscano era un trupudio di sorrisi per tutti. Sorrisi ben motivati, intendiamoci, perché otto vittorie consecutive non si ottengono affidandosi solo alla divina provvidenza. La Roma gioca bene, segna e, a tratti, diverte. Dopo la gara di Champions Spalletti si era presentato ai microfoni arrabbiato per l'eliminazione ma soprattutto per la possibilità che la squadra potesse cullarsi sui complimenti. Atteggiamento che non si sarebbe rivelato vincente nel lungo periodo e che, forse, avrebbe contribuito a far abbassare la tensione in vista della trasferta di Udine.
Le parole di Madrid hanno messo tutti in riga, dai tifosi, ai media fino soprattutto ai giocatori. In Spagna l'allenatore toscano aveva preferito sottolineare i demeriti della Roma, omettendo o comunque sorvolando sulla buona prestazione della squadra. Tutto il contrario di quanto accaduto oggi: la Roma ha giocato bene ma, volendo trovare un difetto, la partita si sarebbe potuta chiudere prima, senza correre il brivido dell'eventuale rimonta. Nel primo tempo la squadra è stata poco concreta e, in altre occasioni, Spalletti l'avrebbe sottolineato per mantenere alta la tensione. Non oggi, però, perché dopo il bastone usato martedì oggi l'ex Zenit ha usato la carota. Otto vittorie consecutive e terzo posto solitario con 5 punti di distacco. Chi l'avrebbe immaginato due mesi fa?