Aspettando i gradoni spopolano i sacchi d'acqua. Oggi pomeriggio il primo test per la Roma
"E' normale che si fatichi, mica siamo alla Valtur". Gli anni passano ma è sempre il solito Zdenek Zeman quello che, ieri, ha parlato in conferenza stampa a Riscone. Il boemo, si sa, ritiene la preparazione fisica tra i cardini della sua filosofia. Alla maliziosa domanda sulle dichiarazioni di Ranieri di qualche tempo fa ("All'inizio, anche un verduraio è in grado di far bene la preparazione"), l'ex tecnico del Pescara è sgusciato via elegantemente: "Il calcio è bello perché è vario, ognuno a può pensare quello che vuole". Oggi è invece in programma la prima amichevole dei giallorossi qui a Riscone. Alle 17.30 la Roma affronterà infatti una selezione locale.
Avvertenza: chi si aspetta fin da subito il calcio champagne potrebbe restare deluso: "Di calcio non abbiamo parlato - le parole di Zeman - voglio vedere i giocatori come si comportano senza guida, non ho detto niente. So benissimo che saranno appesantiti". Appesantiti, per usare un eufemismo. Il pallone, come da tradizione, si vede solo a tratti perché ora è il momento di mettere la benzina che dovrà supportare una Roma che dovrà sempre correre più degli altri: corsa, addominali, flessioni, ancora corsa, tanta, poi potenziamento con sovraccarico (i famosi sacchi pieni d'acqua). Per i tifosi è una sorta di momento catartico, una purificazione per quanto sopportato negli ultimi anni. In verità, sempre a detta di Zeman, per ora non abbiamo visto nulla: "Voi dite che stiamo lavorando duro ma stiamo facendo solo delle passeggiate nei boschi".