COVID-19 - Francia, oltre 150.000 casi. USA, oltre 40.000 vittime. Spadafora: "Non è scontato che si riprenda il 4 maggio. Serve sicurezza". OMS: "2/3% della popolazione mondiale contagiata". Arsenal, accordo per il taglio degli stipendi

20.04.2020 22:50 di  Ludovica De Angelis  Twitter:    vedi letture
COVID-19 - Francia, oltre 150.000 casi. USA, oltre 40.000 vittime. Spadafora: "Non è scontato che si riprenda il 4 maggio. Serve sicurezza". OMS: "2/3% della popolazione mondiale contagiata". Arsenal, accordo per il taglio degli stipendi
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

L'allarme Coronavirus continua a tenere banco in Italia, tanto da costringere il Governo ad attuare la chiusura di tutta l'Italia. Stando agli ultimi dati, sul territorio nazionale i casi attuali positivi sono 108.237, con una diminuzione di 20 rispetto al giorno precedente. 454 i decessi, per un totale di 24.114. I guariti sono 1.822, portando il totale a 1.822. 2.573persone sono in terapia intensiva. Vocegiallorossa.it vi aggiornerà LIVE riguardo le principali notizie.

22:22 - La Francia, così come moltissimi altri paesi del mondo, sta combattendo contro il Coronavirus. Ad oggi, spiega il direttore generale della sanità pubblica Jerome Salomon, i contagiati sono oltre 154mila, con i decessi che hanno subito un’ulteriore impennata attestandosi a 20.265 unità. Il lockdown, secondo disposizioni presidenziali, sarà in vigore almeno fino al prossimo 11 maggio.

21:48 - La John Hopkins University ha fornito i dati relativi alla diffusione dell’epidemia da Coronavirus negli Stati Uniti. I casi accertati sono dall’inizio dell’emergenza sono 766.212, col numero di morti che è salito a 40.905 persone. Nelle ultime 24 ore i nuovi casi accertati sono 6.745.

21:25 - Il Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora è stato ospite della trasmissione della Rai, Tg2 Post. Queste le sue parole: “Dobbiamo avere chiaro che nonostante il calcio muova tantissimi soldi, lo sport non è solo il calcio, ma anche tanto altro. Mercoledì avrò una riunione con la FIGC che mi illustrerà il protocollo, che specifico vale solo per gli allenamenti. Io ad ora non do per scontato né la ripresa dei campionati né che il 4 maggio riprendano gli allenamenti. Il mondo del calcio, quello della Serie A, vive in maniera diversa da altri sport e dagli italiani. Taglio degli stipendi? Ogni società sta contrattando le riduzioni degli stipendi. Spero che si riprenda il prima possibile, ma non si può dare nulla per scontato finché non ci saranno maggiori sicurezze. Il 4 maggio pian piano il Paese ricomincerà a muoversi, ma non vuol dire che il calcio potrà iniziare immediatamente. Il mio auspicio è che si riprenda subito, ma non deve esserci l’illusione che ricominciare gli allenamenti voglia dire ricominciare il campionato. Il calcio ha un enorme valore economico e sociale, ma dobbiamo pensare anche alle riaperture di palestre, piscine e altri impianti. Calcio in chiaro? Ho provato a proporre di trasmettere le partite in chiaro, ma mi sono scontrato con il presidente della Serie A Dal Pino e gli esponenti delle emittenti. Se si riprenderà prenderemo seriamente in considerazione l’eventualità di garantire il calcio in chiaro, proprio per quel valore sociale che ha”.

20:55 - Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell’OMS, Organizzazione Mondiale della Sanità, nel corso della conferenza stampa odierna ha parlato anche via libera in arrivo per 5 nuovi diversi test che potranno aiutare a contrastare la pandemia da COVID-19: “Accogliamo con piacere lo sviluppo accelerato e la validazione dei test per rilevare gli anticorpi da COVID-19, questo ci aiuterà a comprendere l’estensione reale dell’epidemia nella popolazione. I primi dati ci dicono che una percentuale relativamente piccola di popolazione, non più del 2-3%, è stata contagiata. Per proseguire su questa strada, l’OMS sta lavorando con Foundation for Innovative New Diagnostics e Clinton Health Access Initiative per validare 5 nuovi test che potranno essere prodotti in grande quantità”.

20:35 - (ANSA) - ROMA, 20 APR - Accordo in casa Arsenal per la riduzione degli stipendi. Giocatori e staff rinunceranno al 12,5 per cento dei loro emolumenti. "Siamo lieti di annunciare che abbiamo raggiunto un accordo volontario con i nostri giocatori della prima squadra, il capo allenatore e il personale di base per aiutare il club a sostenere questo momento critico", si legge sul sito dei Gunners dove si sottolinea che l'accordo è stato raggiunto dopo "discussioni positive e costruttive". "C'è stato un chiaro apprezzamento della gravità della situazione attuale causata dalla pandemia di Covid-19 - prosegue la nota - e un forte desiderio di giocatori e staff di mostrare il loro sostegno alla famiglia dell'Arsenal. Le riduzioni dei guadagni annuali totali del 12,5 per cento entreranno in vigore questo mese. Se raggiungeremo obiettivi specifici nelle stagioni a venire, principalmente legati al successo in campo, il club rimborserà gli importi concordati. L'accordo si basa sul presupposto che finiremo la stagione 2019-20 e riceveremo le entrate complete dei diritti tv". (ANSA).

19:43 - Il professor Richeldi ha parlato anche dell'app che dovrà aiutare a combattere il contagio nella fase 2: "Dalla condivisione di questa misura si verificherà la grande responsabilità degli italiani, mi aspetto che ci sarà una grandissima condivisione di questo provvedimento. L'App sarà su base volontaria, ma se non sarà utilizzata da larga parte della popolazione non potrà esplicare i propri effetti positivi. Che percentuale? Gli epidemiologi dicono il 70-80% della popolazione, più sono le persone che utilizzano questo strumento e più efficace sarà".

19:18 - Con una nota ufficiale, la Fiorentina ha reso noto di aver fatto richiesta di attivazione del Fondo di Integrazione Salariale, come previsto dal Decreto “Cura Italia”, per un numero limitato a 50 dipendenti

18:42 - Insieme al Capo della Protezione Civile Angelo Borrelli, era presente oggi in conferenza stampa il Professor Luca Richeldi, primario di pneumologia del Policlinico Gemelli di Roma e componente del comitato tecnico-scientifico istituito dal Governo per fronteggiare l'epidemia di COVID-19. Questo il suo commento sul bollettino odierno: "Solo il parametro dei deceduti non va nella direzione che vorremmo ma sappiamo, stando a quanto ci dicono gli epidemiologi, che è l'ultimo parametro che va nella direzione che vorremmo. Oggi è importante costatare che per la prima volta c'è il segno meno degli attualmente positivi e questo è estremamente incoraggiante. Nelle ultime due settimane abbiamo avuto un calo dei ricoverati e dei ricoverati in terapia intensiva, quindi un netto calo della pressione sulle strutture ospedaliere. Rimane questo dato doloroso del numero dei deceduti, che ancora una volta deve farci riflettere su quanto accaduto: la battaglia certamente non è vinta, siamo in un periodo di relativa tregua ma non è il momento di abbassare la guardia".

18:09 - Arriva il consueto bollettino della Protezione Civile: 108.237 sono attualmente positivi, venti in meno rispetto a ieri. 2.573 sono in terapia intensiva62 in meno rispetto a ieri. Nella giornata di oggi si registrano 454 decessi, che portano il totale a 24.114. I guariti di oggi sono 1.822, per un totale di 48.877. 2.256 i nuovi contagi, i casi totali sono 181.228. I tamponi fatti sono 1.398.024.

17:18 -  Victor Montagliani, presidente della Concacaf e vicepresidente della FIFA, ai microfoni di GR Parlamento s'è così espresso sulla possibilità di rivedere i tifosi sugli spalti nei prossimi mesi. "La ripresa degli allenamenti sarebbe un messaggio importante, piano piano dobbiamo tornare alla vita normale ma se il calcio ha sempre fatto quello che ha voluto, stavolta deve attenersi a quello che diranno le autorità sanitarie e governative. Anche il presidente Infantino è stato chiarissimo a riguardo: oggi le vite umane contano di più del calcio, nel frattempo lavoriamo per poter tornare alla normalità ma se si deve aspettare di più per giocare, si aspetterà".

16:55 - Il Consiglio dello Sport, la Federcalcio spagnola e la Liga sono scesi a patti per permettere al calcio spagnolo di ripartire, iniziando con gli allenamenti, ad ogni modo soggetti all'evoluzione della pandemia di COVID-19 e alle decisioni del Ministero della Salute. Le parti hanno inoltre concordato che parte delle risorse generate dai diritti audiovisivi verranno utilizzate per salvare il resto degli sport federali, olimpici e paralimpici. Inoltre è stato firmato un accordo per la creazione di un fondo di emergenza di 10 milioni di euro a cui sono invitati a partecipare anche enti come l'Assocalciatori, per aiutare i calciatori più in difficoltà. Lo riporta Tuttomercatoweb.com.

16:20 - Comunicato ufficiale della Ligue de Football Professionel che fa il punto della situazione. Per quel che riguarda la ripresa dei campionati di Ligue 1 e Ligue 2 una delle ipotesi è quella di riprendere i campionati il 17 giugno e portarli a termine il 25 luglio. Per la stagione 2020/21 si valuta di ripartire il 22-23 agosto. Si attendono le novità dal governo a fine mese, in particolar modo relative alle condizioni in cui le attività sportive potranno riprendere. Si attendono anche le indicazioni della UEFA relative al calendario delle coppe europee. La LFP ha inoltre chiesto alla commissione medica della Federazione di sviluppare un protocollo sanitario e medico per riprendere l'attività.

15:05 - Il responsabile della comunicazione della Lazio, Arturo Diaconale, è intervenuto ai microfoni di Radio Punto Nuovo: "Le parole di Spinelli? È un periodo in cui le condizioni in cui siamo tutti tendono un po' ad esacerbare, alimentare, un clima di tensione. C'è chi riesce a mantenere la calma e chi no, ma non si possono pretendere atteggiamenti cauti da parte di tutti. Avrà usato quelle parole per essere in sintonia con gli scaricatori di porto che lui gestisce a Livorno. Più volte ho detto che chi parla di attributi è per nascondere di non averne abbastanza. Alcuni vogliono evitare la retrocessione, è giusto, ma non si capisce perché l'interesse loro debba condizionare l'interesse collettivo nel non finire a rotoli interrompendo il campionato e facendo saltare bilanci di parecchie società. Bisogna cominciare a pensare ad una fase di ripresa per non andare incontro ad un'economia disastrata che implicherebbero tensioni sociali. Un minimo di accortezza vorrebbe riflettere sul ripartire in sicurezza che può essere realizzato all'interno del mondo del calcio. Il problema è fuori dal mondo del calcio. Le parole di Malagò? Molte persone chiedono di non assegnare lo scudetto, ma non è quello il problema, ma quale futuro aspetterebbe l'aspetto economico-sociale. Non so se Malagò voglia mettere le mani sul mondo del calcio, ma so che come presidente CONI dovrebbe preoccuparsi di dare indicazioni su come vorrebbe la ripresa complessiva del mondo dello sport. Troppa politica? Sicuramente la politica poi si intreccia profondamente con le nostre vicende, non ci inventiamo niente. Molti usano quest'emergenza per scopi politici, il che – anche se umano – andrebbe quantomeno contenuto e ridimensionato. I calendari possono essere studiati, il problema di giocare in estate non esiste. La priorità è quella di salvare un settore economico che rischia il tracollo. Ogni società deve essere in grado di poter porre fine ad ogni problematica. Bloccare diretta Instagram di Balotelli? Essendo responsabile della comunicazione, più si comunica meglio è".

14:43 - Il viceministro della Salute, Pierpaolo Sileri, ha parlato a Radio Kiss Kiss Napoli dell'eventuale ripresa della stagione calcistica: "Serve una posizione scientifica e gli stadi non si potranno aprire. Far ripartire il calcio a porte chiuse è verosimile, ma da medico ci vedrei comunque qualche problema. I giocatori verrebbero in contatto tra loro. Il 4 maggio è la data di apertura prevista, ma avremo bisogno di adottare delle misure di sicurezza come la distanza sociale e le mascherine. Lo sport individuale si potrà praticare anche a livello amatoriale, ma non più di 40 minuti. Il comitato tecnico-scientifico e tutte le autorità mediche che ruotano intorno al calcio stanno pensando ad una soluzione per farlo ripartire. I primi sport che potrebbero riaprire sono il golf, la Formula Uno e il nuoto. Il protocollo è stato stilato in maniera appropriata, ma aspetterei ancora per valutare l'andamento dell'epidemia. Il numero di tamponi potrebbe essere superiore rispetto ai 1400 previsti. Se si fa una partita a porte chiuse è indifferente il luogo in cui si disputa. Il problema dello stadio è relativo solo alla presenza dei tifosi, a porte chiuse non ci sono rischi, dove la giochi la giochi è uguale".

14:20 - "Il rischio 0 non esiste, l'abbiamo premesso, ma questi protocolli cercheranno di ridurre al minimo eventuali contagi". Francesco Braconaro, professore che fa parte della commissione medico-scientifica della FIGC, ha rilasciato una intervista ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli per commentare il protocollo stilato dalla FIGC che dovrà essere seguito da tutte le squadre che riprenderanno gli allenamenti con la Fase 2. "Il protocollo - prosegue - è stato redatto in una ventina di giorni, prendendo in considerazione tutte le criticità. L'obiettivo è uno solo: tutelare la salute di atleti e addetti ai lavori. Questa è stata la linea guida tenuta in questa commissione. Questi protocolli saranno aggiornati in maniera progressiva sulla base di evidenze medico-scientifiche. Anche noi dovremo essere pronti ad aggiornare, modificare, attualizzare nello specifico momento questi protocolli". La commissione medico-scientifica ha stilato comunque il protocollo ben consapevole, comunque, che solo il Governo potrà dare il via libera: "Tutto il Paese sta parlando di cominciare a programmare la Fase 2 e il calcio si è attrezzato alla produzione di questi rigidi protocolli. Ma il via libera - ha detto - dovrà arrivare dal Governo".

13:48 - Domenica 19 aprile sono state controllate 197.750 persone e 68.252 tra esercizi commerciali e attività. Lo rende noto il Viminale: le Forze di polizia proseguono nei servizi di controllo per il rispetto delle misure imposte dall’emergenza sanitaria COVID-19. Sono state contestate 8.641 sanzioni amministrative e denunciate 74 persone per falsa dichiarazione o attestazione e 9 per violazione del divieto di allontanarsi dalla propria abitazione perché positiva al virus. Sanzionati 104 titolari di attività o esercizi commerciali, 32 i provvedimenti di chiusura. Dall'11 marzo al 19 aprile, sono state controllate complessivamente 8.815.352 persone e verificati 3.457.060 esercizi o attività.

13:39 - Dante Scibilia, dg del Venezia, ha scelto di intervenire sul tema della ripresa dei campionati dalle colonne de La Nuova, quotidiano di Venezia e Mestre: “Facendo una valutazione sul piano sanitario le linee guida riducono le probabilità del contagio, ma non le eliminano completamente. Il rischio rimane ancora e credo che rimarrà un problema insormontabile, in questo momento non esistono ancora le premesse per ripartire in assoluta sicurezza. Mettiamo anche che si riparta, cosa succederà se un membro di una squadra qualsiasi, che può anche non essere un calciatore, risulta positivo ai controlli? Si ferma tutto di nuovo? Bisogna mettere in preventivo anche questo perché il calcio è uno sport di contatto e in questo momento viene chiesto a tutti noi di evitare i contatti diretti con le altre persone, di stare a una determinata distanza. Questo in teoria può avvenire negli allenamenti, facendo molta attenzione, ma in partita è impossibile. E servirebbero cifre folli per applicare alla lettera tutte le disposizioni, altrettanto insostenibili per quasi tutti i club. Come si effettuerebbero ad esempio le trasferte?”.

13:20 - La fine dell’emergenza COVDI-19 in Italia potrebbe avere tempistiche diverse nelle Regioni a seconda dei territori più o meno esposti all’epidemia: in Lombardia e Marche, verosimilmente, l’assenza di nuovi casi si potrà verificare non prima della fine di giugno, in Emilia-Romagna e Toscana non prima della fine di maggio. Nelle altre Regioni l’azzeramento dei contagi potrebbe avvenire tra la terza settimana di aprile e la prima settimana di maggio.

Sono le proiezioni fatte dagli esperti dell'Osservatorio Nazionale sulla Salute nelle Regioni Italiane, coordinato dal Professor Walter Ricciardi, Direttore dell’Osservatorio e Ordinario di Igiene all’Università Cattolica, e dal Dottor Alessandro Solipaca, Direttore Scientifico dell’Osservatorio. “In questo momento è quanto mai necessario fornire una valutazione sulla gradualità e l’evoluzione dei contagi, al fine di dare il supporto necessario alle importanti scelte politiche dei prossimi giorni", ha detto il Dottor Alessandro Solipaca.

12:54 - Ecco il consueto bollettino medico pubblicato dall'Ospedale Spallanzani della Capitale:

I pazienti COVID-19 positivi sono in totale 125. Di questi, 19 necessitano di supporto respiratorio. In giornata sono previste ulteriori dimissioni di pazienti asintomatici e paucisintomatici. I pazienti dimessi e trasferiti a domicilio o presso altre strutture territoriali, sono a questa mattina 320.

12:43 - Ci sono tutti i test sierologici necessari per far ripartire la Serie A? È etico destinare ai calciatori tutti questi tamponi? Nell'edizione odierna del quotidiano La Repubblica, interessante analisi in merito ai test necessari per far ripartire gli allenamenti in Serie A. Questi sono solo alcuni dei quesiti posti in base alle ultime indicazioni del Protocollo FIGC, che impone tamponi e test sierologici per tutto il gruppo squadra prima della ripresa degli allenamenti: serviranno - si legge - circa 1.400 test, che poi dovranno essere anche ripetuti. La FIGC ha stilato un protocollo da seguire qualora dovesse essere trovato un positivo. Ma, tornando ai test, c'è anche un problema di tempistica: solo il 29 aprile gli esperti della Protezione Civile valideranno i test sierologici per rilevare gli anticorpi del coronavirus e i primi kit saranno a disposizione dal 3 maggio. Se però la Serie A vuole riprendere gli allenamenti dal 4 maggio, i test dovranno essere effettuati non più tardi del 2 maggio. Come fare?

12:25 - “Se alcune Regioni aprono prima è un grosso rischio per tutti”. Intervenuto su Rai Radio 1, il presidente della Lombardia, Attilio Fontana, commenta così la situazione: “Il contagio riesce a diffondersi se non si rispettano certe regole. Io credo che se lo facessimo tutti riusciremmo a contenerlo, altrimenti non dovrebbe aprire nessuno. Se si è in grado di contenere il contagio si apre tutti, altrimenti non c’è chi lo è di più o di meno”.

12:00 - Il campionato cinese è destinato a partire all'inizio di luglio fa sapere il CEO del Guangzhou R&F, club della Chinese Premier League. La federzione cinese non si è ancora pronunciata pubblicamente. Il torneo, ricordiamo, avrebbe dovuto cominciare lo scorso 22 febbraio ma la pandemia da coronavirus ha reso impossibile l'inizio del torneo. Nelle scorse settimane c'è stato il primo caso di giocatore positivo, Marouane Fellaini. Il belga, dopo tre settimane di degenza, è guarito ed è in quarantena a casa.

11:42 - È in dirittura d’arrivo l’app Immuni, che dovrebbe garantire il controllo del contagio da Coronavirus anche nella Fase 2 e, si spera, in quelle successive fino al ritorno alla normalità. Il problema del governo, scrive Il Corriere della Sera, è quello di assicurarsi che tutti i cittadini la scarichino: l’app sarà utile, infatti, se la userà almeno il 60% della popolazione. Detto che non sembra possibile renderla obbligatoria, dovrebbe restare volontaria. Ma, e qui sta il punto, potrebbero essere poste delle limitazioni ai movimenti di chi non dovesse scaricarla. Non un obbligo di restare a casa, che sarebbe eccessivo, ma il riferimento è a tutti gli spostamenti che per tutti gli altri saranno progressivamente consentiti.

11:23 - (ANSA) - TORINO, 20 APR - Un successo da 275mila dollari, circa 250 mila euro: è una cifra importante quella raccolta grazie alla Champlay, il torneo di calcio su PlayStation organizzato da Paulo Dybala. "Sono molto felice ed emozionato di quello che abbiamo fatto - dice l'attaccante della Juventus su Instagram - non immaginavamo di fare qualcosa di così grande, dove tutti voi ci avete aiutato, tutti vi siete messi la maglia numero 10 e usato il vostro tempo. Vi ringrazio uno ad uno, sono tantissimi coloro che ci hanno mandato video o fatto il live, non avevo memoria nel cellulare per mettere tutte le persone che ci hanno aiutato". "Siamo arrivati a 275.000 dollari, che è un numero incredibile: grazie a tutti gli sponsor, ai canali che lo hanno trasmesso, è stato incredibile e bello - ha continuato la Joya al termine del torneo - e sono stati due giorni pazzeschi, pur con un po' di nervosismo e preoccupazione perché temevamo che le connessione non avrebbe tenuto. Le partite sono state molto belle e abbiamo aiutato tanti paesi tramite la Croce Rossa, ora speriamo di arrivare a 300mila. Un abbraccio grande a tutti". (ANSA).

11:02 - Il presidente della Fiorentina, Rocco Commisso, ha rilasciato un'intervista a Il Corriere dello Sport nella quale ha parlato della possibile ripresa del campionato: "Il Paese e il calcio non possono più restare fermi. Io sono sempre per il fare. Ho due mani: con la sinistra la salute, con la destra il lavoro. Ma occorre snellire la burocrazia, cancellare le inutili lentezze. Non mi sono mai opposto al ritorno del campionato. Che ricominci presto, ma non si comprometta la stagione 2020-2021".

10:42 - "Far ripartire il campionato di calcio? Con più di 400 morti al giorno, con sincerità, e parlo anche da tifoso, questo è l'ultimo problema di cui possiamo occuparci. Le priorità del Paese sono altre". A dirlo è il ministro della Salute, Roberto Speranza, ospite di 'Circo Massimo' su Radio Capital. "Abbiamo tutti insieme approvato le norme perché il 4 maggio sia una data attorno alla quale dobbiamo costruire questa fase 2 – ha detto Roberto Speranza -. Mi auguro che al più presto ci possa essere un incontro tra le forze sociali e con loro irrobustire il documento del 14 di marzo che ci ha aiutato in queste settimane difficili per avere sicurezza nei luoghi di lavoro". Ma per il ministro della Salute non si può ancora parlare di un ritorno alla normalità: "Voglio essere chiaro su un punto: la battaglia non è vinta​.Ciascuna di queste mosse è un pezzo di un disegno che il governo sta mettendo in campo. Non dico che ci sono miracoli, la vera mossa sarà il vaccino".​​​​​​

10:20 - Tuttosport di questa mattina, anticipa le possibili date per terminare la Champions che la UEFA presenterà nel corso degli incontri dei prossimi giorni con le federazioni, con l'ECA e con le varie Leghe europee. Un quadro che prevede la ripartenza con il ritorno degli ottavi di finale mancanti, tra cui anche Juventus-Lione e Barcellona-Napoli, in data 7-8 agosto. I quarti previsti con andata l'11-12 agosto e il ritorno 14-15 agosto; le semifinali con andata il 18-19 e il ritorno 21-22 agosto e la finalissima a Istanbul il 29 con il chiaro intento di non superare il limite invalicabile di agosto. Chiaramente ciò comporterebbe uno slittamento dell'inizio anche della prossima competizione, che dovrebbe essere fissata al 20 ottobre, un mese dopo il consueto inizio della fase a gironi.

09:47 - Come riporta Il Messaggero, sarà una settimana decisiva per la Uefa. Domani la federcalcio europea tornerà a riunire in videoconferenza le 55 federazioni affiliate. Mercoledì sarà la volta delle Leghe nazionali e dell’Eca (l’associazione dei Top club continentali presieduta da Andrea Agnelli). Giovedì 23, infine, si terrà il Comitato Esecutivo dove verranno tirate le somme. Da oggi a giovedì si decide il futuro del campionato: domani - si legge - si preannuncia un'assemblea di Serie A infuocata. Il partito del no pretende altre garanzie. Scontro anche per quanto riguarda i diritti televisivi.

09:30 - Aleksander Ceferin, presidente della Uefa, ha rilasciato un'intervista al Corriere della Sera in cui affronta il tema della ripresa del calcio, anche se a porte chiuse: "Pronti a giocare negli stadi vuoti" dice il numero uno del calcio europeo. "All’inizio sarà calcio virtuale - aggiunge il presidente Ceferin - ma nel tempo torneremo a vedere tribune piene. Meglio via a giugno, finire a settembre non si può".

08:50 - Come riporta Il Sole 24 Ore, il ministro dello Sviluppo. Patuanelli ufficializza l’idea di una "regionalizzazione delle aperture: nelle zone con un numero inferiore di positivi è più facile valutare la catena dei contatti". Conte prepara intanto una nuova riunione  per la Fase2 e lavora a proposte di allentamento per convivere col coronavirus in sicurezza. "È assolutamente troppo presto", ha commentato Walter Ricciardi.