COVID-19 - Mancini: "Le 5 sostituzioni possono essere di grande aiuto". Il bollettino di oggi: 197 nuovi contagi. Spagna, minuto di silenzio prima dei match. Champions League, finale spostata a Lisbona. Parma, D'Aversa: "Ho avuto il virus"
L'allarme Coronavirus continua a tenere banco in Italia, con la nazione ormai nella Fase 3. Stando agli ultimi dati, sul territorio nazionale i casi attuali positivi sono 35.262, con una diminuzione di 615 rispetto al giorno precedente. 53 i decessi, per un totale di 33.899. I guariti sono 759, portando il totale a 165.837. I nuovi contagi sono stati 197, con i casi totali saliti così a 234.998. Vocegiallorossa.it vi ha tenuto aggiornati riguardo le principali notizie.
22:40 - Il Premier spagnolo Pedro Sánchez, ha respinto la possibilità che in alcuni parti della Spagna possano entrare una parte di tifosi nello stadio e ha ricordato che ''il Ministero della Salute con il Consiglio sportivo superiore e con La Lega e le federazioni stanno lavorando per vedere se possiamo dare una risposta comune", al problema. Sanchez ha poi spiegato che "non sarebbe giusto se ci fossero tifosi in uno stadio e in un altro posto no e non rinunceremo ad una risposta omogenea".
22:10 - La crisi sanitaria causerà una contrazione del Pil pari al 6,9% in Portogallo e il tasso di disoccupazione dovrebbe raggiungere il 9,6%, secondo le previsioni del governo contenute nel bilancio suppletivo che sarà adottato dal Consiglio dei Ministri di martedì. Il nuovo scenario macroeconomico è stato svelato nel decreto, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, che illustra le misure di un "Programma di stabilizzazione economica e sociale" adottato giovedì scorso per aiutare le famiglie e le imprese più colpite dall'impatto dell'epidemia di coronavirus. Lo riporta SkyTg24.
21:35 - Ospite del seminario online organizzato dell’AssoAllenatori della regione Calabria Roberto Mancini, ct della Nazionale italiana, ha parlato di come ha vissuto il periodo del lockdown e non solo a cn24tv.it: "Ho vissuto male il lockdown, spero che non si ripeta più una situazione del genere. La ripresa sarà problematica per tutti, soprattutto per gli allenatori che dovranno gestire partire ogni tre giorni. In tal senso, le cinque sostituzioni potranno essere di grande aiuto”. L’attenzione di Mancini si è poi spostata sul lavoro che si porta avanti in Italia sul fronte della crescita dei giovani calciatori: “In Italia, rispetto ai campionati esteri, si lavora molto meglio sui ragazzi rispetto ai campionati esteri. Abbiamo molti giovani interessanti, con grandi margini di miglioramento spesso si preferiscono gli interessi della squadra, ma chi ha stoffa è destinato ad esplodere”.
21:10 - L’Uefa ha risposto a Le Parisien a proposito delle possibilità di concludere la stagione interrotta. L’organo europeo ha così chiarito la propria posizione non solo in riferimento alla Ligue 1, ma anche in un’ottica generale. Questa la nota: “Spetta alle federazioni decidere il formato delle loro competizioni nazionali, in particolare tenendo conto delle circostanze e delle misure restrittive specifiche per il paese. Inoltre, purché le associazioni nazionali siano in grado di coordinare con le autorità nazionali competenti un potenziale riavvio di una competizione nazionale, il 2 agosto 2020 sarebbe una data appropriata per terminare le competizioni”.
20:30 - L'allenatore Mario Beretta, consigliere FIGC in quota AIAC, ha così parlato ai microfoni di Radio Sportiva a proposito di vari temi sulla ripresa del calcio italiano, cominciando dal Consiglio Federale in programma domani: "Dovremo discutere della proposta della Lega e prendere una decisione per far sì che ci siano regole certe alla ripresa ufficiale del campionato. Domani sarà sicuramente un motivo centrale di discussione. Non c’è una posizione degli allenatori, ufficialmente abbiamo solo votato nella scorsa assemblea. Ognuno ha i propri interessi e cerca di perseguirli. Rischio infortuni? Alcuni temi sono prioritari, come quello della tutela dei redditi più bassi come ad esempio la Serie C o i settori giovanili. Dal punto di vista tecnico c’è un fattore nuovo: siamo di fronte a un nuovo campionato con qualche problematica fisica e atletica, oltre che di intensità di gioco e con gare a porte chiuse. Cinque sostituzioni? Novità interessante, già accade in C. Sarà un aspetto da valutare alla luce di gare ogni tre giorni, tenendo conto che significa cambiare metà squadra e incidere molto sulla partita. Probabilmente chi ha una panchina più lunga potrà trarre vantaggio, ma anche chi è abituato già a giocare ogni tre giorni avendo le coppe. Sul tema contratti? Anche per gli allenatori c’è la questione, oltre a chi è ancora sotto contratto il prossimo anno. Bisognerà fare una trattativa con i vari club anche se non abbiamo ancora indicazioni dall’AIAC”.
19:50 - Il presidente del Rende, Fabio Coscarella, attende con interesse le decisioni del Consiglio Federale di domani e auspica che non venga accolta la richiesta di retrocedere a tavolino le tre più Bisceglie e lo stesso Rende visto il distacco di oltre nove punti rispetto alla Sicula Leonzio: "Il consiglio direttivo di Lega Pro non può determinare gli indirizzi perché sui format decide l'assemblea - afferma a Calabria 7 - Non siamo i soli contrari all'ipotesi della retrocessione, perché un verdetto che non arrivi dal campo non può essere preso in considerazione. Se non si completa la stagione regolare non si possono emettere verdetti, c'è un'ampia base giuridica che lo dimostra. Noi ci stiamo preparando per affrontare i playout, con tutte le incognite che si porta dietro il fatto di giocare partite dopo così tante settimane di inattività"
18:54 - Ospite delle frequenze di Radio Sportiva il ds dell’Udinese Pierpaolo Marino ha rilasciato alcune dichiarazioni sulla ripresa del campionato di Serie A: "Blocco retrocessioni? Non mi aspetto nulla dal Consiglio e non riesco a prevedere molto. L’Udinese è dalla parte del merito sportivo: si stravolgerebbe qualunque cosa se i criteri delle classifiche fossero stilati con aritmetica e o algoritmi qualora non finisse il campionato. Un club non può accettare una decisione simile. In generale il calcio non dovrebbe stravolgere i campionati e ci auguriamo che la stagione possa essere terminata sul campo con classifiche definite".
18:05 - Arriva il consueto bollettino della Protezione Civile: 35.262 sono attualmente positivi, 615 in meno rispetto a ieri. Nella giornata di oggi si registrano 53 decessi, che portano il totale a 33.899. I guariti di oggi sono 759, per un totale di 165.837. 197 i nuovi contagi, i casi totali sono 234.998.
17:25 - (ANSA) - ROMA, 07 GIU - La Federcalcio spagnola e la Liga hanno deciso di far rispettare un minuto di silenzio prima di tutte le partite, fino alla fine della stagione, in memoria delle vittime della pandemia. Lo hanno annunciato con una dichiarazione congiunta. "Quando il calcio tornerà in Spagna, in tutte le sue competizioni professionali e non, un minuto di silenzio verrà osservato in memoria delle migliaia di vittime morte di Covid-19", recita la nota. Le due organizzazioni hanno raggiunto un accordo per rendere "un sincero tributo durante questa stagione a tutti coloro che ci hanno lasciato a causa della pandemia, così come alle loro famiglie". (ANSA).
16:48 - A pochi giorni dalla ripresa del campionato spagnolo, il tecnico del Barcellona Quique Setien ha ammesso che la squadra forse avrebbe avuto bisogno di un'altra settimana per tornare in forma: "Avremmo avuto bisogno di un'altra settimana per essere davvero in forma ma la squadra sta andando abbastanza bene per il lavoro che abbiamo svolto. Tutti i giocatori sono molto ansiosi e molto motivati a giocare". Lo riporta tuttomercatoweb.com.
16:10 - "L'Irccs San Raffaele di Roma, in relazione alle notizie di stampa sull'origine del contagio di alcuni pazienti ed operatori smentisce che ne sia stata accertata la effettiva provenienza ed in particolare che siano stati i propri operatori la causa della diffusione del virus all'interno della struttura in quanto è ancora in corso l'indagine epidemiologica alla quale la direzione sanitaria sta prestando la massima collaborazione". Cosi in una nota, l'Istituto San Raffaele dopo l'accertamento di casi di Coronavirus.
15:20 - Il bilancio dei morti da coronavirus a livello mondiale supera la soglia dei 400mila, i casi sono oltre 6,9 milioni: emerge dal conteggio dell'università statunitense Johns Hopkins.
14:40 - L'assessore regionale alla Sanità del Lazio Alessio D'Amato ha rilasciato delle dichiarazioni in merito al focolaio scoperto ieri all'ospedale San Raffaele di Roma: "Sono ad oggi 35 i casi riferibili al focolaio dell'IRCCS San Raffaele Pisana di Roma e siamo in attesa dell'esito degli ultimi tamponi. Ne sono stati effettuati circa 700 tra pazienti, operatori e soggetti esterni. Al momento il focolaio è circoscritto e l'ipotesi maggiormente accreditata circa il caso indice è riferita ad alcuni operatori, siamo però in attesa delle conclusioni dell'audit".
13:51 - Il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora è intervenuto con un post sul suo profilo Facebook per commentare gli scontri avvenuti ieri a Roma.
"Condanno fermamente e senza appello gli scontri di ieri al Circo Massimo, animati da Forza Nuova ed alcune frange estremiste dei gruppi ultras. Devastare città, aggredire giornalisti e forze dell’ordine, lanciare insulti e minacce antisemite è quanto di più lontano possa esserci dai valori dello Sport e dalla passione calcistica. Non basta però la condanna: le formazioni neofasciste nel nostro Paese vanno sciolte, le sedi come Casa Pound liberate e restituite alla cittadinanza. Sono certo che il Questore saprà indicare le sanzioni più dure per chi si è reso protagonista di questa barbarie. Aggiungo che il tifo violento, non avrà nessuno spazio alla riapertura, speriamo presto, degli stadi del nostro Paese: sono già allo studio strumenti avanzati e sanzioni ancor più severe. Ieri abbiamo avuto anche un’altra conferma: le persone che propagano odio e violenza sono talmente accecate e scarsamente intelligenti che finiscono anche per picchiarsi tra loro".
13:25 - Arriva dalla Germania, più precisamente dalla Bild, la notizia secondo la quale la UEFA avrebbe deciso di affidare a Lisbona gli ultimi atti della Champions League 2019/20. Secondo quanto riportato dal media tedesco la scelta sarà comunicata il prossimo 17 giugno in occasione dell'Esecutivo ma la Capitale portoghese avrebbe battuto Francoforte e Mosca, dopo la rinuncia di Istanbul. La Champions dovrebbe essere decisa con una inedita Final Eight, con quarti, semifinali e finale nella stessa città. La UEFA avrebbe scelto Lisbona per svariati motivi: la presenza in città di più stadi; il fatto che in Champions non ci sono in corsa squadre portoghesi e dunque tutte le contendenti giocherebbero in campo neutro.
12:55 - "Tutti negativi, anche al secondo tampone, i calciatori dell’Us Catanzaro che così continuano, con grande intensità e concentrazione, ad allenarsi in vista dei play-off. Gli atleti si sono sottoposti anche ai test sierologici venosi che sono risultati negativi . Nei prossimi giorni i giallorossi potranno tornare ad allenarsi in gruppo, sempre nel rispetto dei protocolli previsti", così recita il comunicato ufficiale del Catanzaro.
12:34 - (ANSA) - ROMA, 07 GIU - In attesa del verdetto del Consiglio di Stato sul ricorso del Lione che chiede la riapertura della Ligue 1, in Francia la preoccupazione per le sorti del sistema calcio colpito dal coronavirus ha indotto il presidente della federcalcio, Noel Le Graet, a chiedere un incontro con il presidente della Repubblica, Emmanuel Macron. I due dovrebbero sentirsi telefonicamente mercoledì prossimo, secondo quanto scrive il 'Journal de dimanche', e Le Graet intende discutere con la massima carica dello Stato le misure per sostenere la ripresa economica del sistema pallone. Le perdite subite dalla sola Federazione a causa della pandemia di Covid-19 ammontano a circa dieci milioni di euro, ma l'impatto è stato ben più devastante per i club professionisti, che hanno valutato perdite tra i 500 e gli 800 milioni. (ANSA).
12:12 - Il presidente del Benevento, Oreste Vigorito, è intervenuto al microfono de Il Corriere dello Sport, soffermandosi sulla ripartenza del calcio e sulle tante polemiche che riguardano la Serie B: "Stiamo parlando da anni di ristrutturazione dei campionati, di sostenibilità economica, di riduzione del numero delle squadre - prosegue Vigorito - e proprio nell’anno dell’Europeo ci mettiamo a moltiplicare il numero delle partite gonfiando i calendari? Ma da chi provengono idee balzane come questa? Mi piacerebbe vedere le società di A costrette a dividersi i diritti tv non più per 20 ma per 23. Al di là di questo, dico che il blocco deve riguardare tutti e pesare su tutti. Niente promozioni e allora niente Europa per le prime 6 o sette della A, non esiste un COVID per i ricchi o presunti tali e un COVID per i poveri".
11:52 - Dopo Gian Piero Gasperini e Beppe Iachini, un altro allenatore di Serie A ha rivelato di aver contratto il COVID-19. Si tratta di Roberto D'Aversa, l'allenatore del Parma: "Ho avuto un po' di febbre diversi giorni dopo la gara con la SPAL (a marzo, ndr) - racconta a ParmaToday - Niente di grave ma non avendo fatto i tamponi non potevamo stabilire se avessi contratto il COVID-19 oppure no, cosa accertata solo dai test sierologici effettuati in questi ultimi giorni. I sintomi sono stati leggeri, ho avuto 37 di febbre, cosa che mi succede ogni anno".
11:18 - L'Ospedale Spallanzani di Roma ha diramato il consueto bollettino medico giornaliero:
In questo momento sono ricoverati presso il nostro Istituto 79 pazienti. Di questi 28 sono casi confermati COVID-19, di cui 15 ancora attualmente positivi al tampone per la ricerca Sars-CoV 2, 51 sottoposti ad indagini. 5 pazienti necessitano di supporto respiratorio. I pazienti dimessi e trasferiti a domicilio o presso altre strutture territoriali, sono a questa mattina 465.
11:10 - In un'intervista rilasciata al sito ufficiale del club, il tecnico del Manchester United Ole Gunnar Solskjaer ha parlato della ripresa del calcio che coinciderà per i Red Devils con la sfida contro il Tottenham: "La prima partita è tra due settimane, quindi abbiamo bisogno di intensificare l'allenamento e tornare in forma. Tutti sanno che dovremo essere al meglio, concentrarci sul Tottenham", ha detto Solskjaer che poi ha aggiunto: "Penso che tutti abbiano visto come negli ultimi mesi i giocatori si sono comportati bene e hanno gestito la situazione e come club abbiamo affrontato la situazione. Anche i giocatori si sono mantenuti in forma, il che è stato grandioso. Quindi vedo una squadra pronta per tornare in campo e riprendere il ritmo".
10:00 - Il ministro per l'innovazione Paola Pisano, intervistata dal TG1, ha parlato dell'app Immuni: «Dopo 24 ore abbiamo già avuto 500mila download significa che l’applicazione è stata apprezzata nella sua semplicità e i cittadini ne hanno capito l’utilità». Così al Tg1 il ministro per l’innovazione Paola Pisano dà i primi dati sull’utilizzo della app Immuni per il tracciamento del Coronavirus.
9:20 - Leonardo Bonucci, centrale difensivo della Juventus e uomo simbolo della squadra di Maurizio Sarri, ha commentato la possibilità di ricorrere ad algoritmi o altre soluzioni per la Serie A nel caso in cui ci fosse un nuovo stop: "Io spero che si arrivi alla fine normale del campionato. Se non fosse così nascerebbero un sacco di storie, polemiche, ricorsi... Io non sono favorevole ad altre ipotesi. Se ci si ferma, meglio finirla lì e non assegnare nulla. Speriamo di arrivare al 2 agosto e decretare un vincitore. Sperando sia la Juve...".
8:50 - Domani alle ore 12:00 si terrà il Consiglio Federale in cui si deciderà per l'eventuale blocco delle retrocessioni. La Lega Serie A pesa per tre voti e deve trovarne altre otto per far passare questo provvedimento. Lo scrive il Corriere della Sera.
8:40 - In un'intervista al Corriere della Sera, Franco Locatelli, presidente del Consiglio Superiore di Sanità, ha parlato, tra le altre cose, del ritorno a scuola.
La riapertura della scuola a settembre sarà una tappa decisiva?
«Partiamo dal presupposto che la didattica doveva assolutamente ripartire dopo l’interruzione necessaria. Ora bisogna garantire la sicurezza della ripresa. Abbiamo dato principi fondamentali per accompagnare la riapertura. Studenti e personale non devono andare a scuola con febbre a 37,5 o se hanno avuto contatti con persone positive, i banchi distanziati di almeno un metro. Come ricordato dal dottor Sergio Iavicoli, dell’inail, La Francia è sulla nostra linea, la Svizzera ha stabilito i 2 metri, la Germania 1,5. Le differenze mostrano quanto la scelta sia difficile. Raccomandiamo di evitare gli affollamenti, prevedere percorsi separati in entrata e uscita, di considerare accessi contingentati e di privilegiare l’attività ludica e fisica individuale anziché di gruppo. In palestra la distanza di sicurezza raddoppia».
E il plexigass divisorio tra i banchi?
«Credo sia una misura estrema, da attuare se non si riesce a fare di meglio. Oltre alle altre misure, percorsi separati nelle aree di ricreazione e mascherine indossate da personale e studenti sopra i 6 anni sono sufficienti per evitare la ripresa dell’epidemia. Sul numero degli studenti per aula non abbiamo dato indicazioni. Il Belgio ne ha previsti 10 per classe, la Germania 15, la Gran Bretagna 14 più l’insegnante. Da docente universitario, ritengo che questa situazione rappresenti un’opportunità per investire sull’edilizia scolastica perché c’è bisogno di sedi sicure».
8:36 - Secondo quanto scrive il Corriere della Sera oggi in edicola, in nessuna regione d'Italia l'indice di contagio Rt è uguale o maggiore di 1, il che significa che le infezioni tenderanno a decrescere. C'è però un peggioramento della situazione in Lombardia, che nella settimana 18-25 maggio è passata da 0,75 a 0,91. Stabile, tra le altre, la regione Lazio.