Roma-Feyenoord 4-1 d.t.s. - Cosa dicono gli xG - Giusto andare ai supplementari, altrettanto giusta la qualificazione giallorossa. GRAFICA!
Negli ultimi anni è stato sviluppato un nuovo tipo di dato che può aiutare ad analizzare ciò che è successo nelle partite di calcio e il rendimento delle squadre. Si tratta del dato degli Expected Goals, vale a dire un numero che quantifica, in media, i gol che si segnano in una partita dai tiri che si prendono durante la gara. Un numero non indiscutibile, in quanto sono stati sviluppati diversi modelli che danno dei risultati diversi (anche se tendenzialmente simili), e al quale non si può ridurre l’intero andamento di un match, ma che può aiutare a dare contezza di determinate situazioni in modo più freddo. Ecco l’analisi di Roma-Feyenoord, con i dati di infogol.net.
I PRIMI VENTI MINUTI - Quella tra Roma e Feyenoord è stata una partita che ha vissuto diverse fasi. La prima è quella che va dall’inizio della gara all’infortunio di Georginio Wijnaldum: in questo stralcio del match la Roma è stata molto attiva e reattiva, ma in realtà non ha creato molto. Solo tre conclusioni per un totale di 0,26 xG, meno della metà del solo tentativo di Szymanski, che ha avuto sui piedi un’occasione da 0,56 xG. Un pericolo molto grande per la porta di Rui Patricio, una chance che poteva cambiare le sorti della qualificazione.
FATICA DOPO L’INFORTUNIO - Dopo l’infortunio dell’olandese e fino alla fine del primo tempo, la Roma ha faticato a ritrovare i ritmi precedenti, tirando tanto ma con scarsa qualità: 7 le conclusioni per un totale di 0,41 xG. In difesa però le cose hanno ripreso a funzionare, con soli 3 tiri lasciati al Feyenoord in questo stralcio di partita, per un totale di appena 0,13 xG.
ACCELERAZIONE E FRENATA - A inizio ripresa la squadra di Mourinho ha alzato le marce: l’occasione finita sul palo di Pellegrini valeva ben 0,56 xG e prima del gol di Spinazzola, da 0,07, era arrivato anche un altro tiro del capitano, da 0,15. Anche dopo la rete dell’1-0 i giallorossi hanno continuato ad attaccare, tirando altre tre volte per altri 0,26 xG, ma l’infortunio di Smalling ha costretto i giallorossi a riorganizzarsi dietro e questa cosa, evidentemente, non è avvenuta per tempo, con il pareggio che è arrivato con l’ultimo tiro del secondo tempo regolamentare del Feyenoord, il colpo di testa di Paixao valevole 0,23 xG, non una grande occasione ma comunque un tiro a non bassa percentuale.
SFOGO FINALE - Dopo l’1-1 la Roma ha ripreso in mano le operazioni arrivando al tiro altre 6 volte - il doppio di quanto fatto dal Feyenoord in tutta la ripresa, con il gol di Dybala arrivato con una conclusione da 0,30 xG, la seconda grande chance giallorossa nei 90 minuti. Al triplice fischio il conteggio recitava 2,27 per la Roma e 1,00 per il Feyenoord: stando ai numeri, i supplementari alla fine erano giusti.
SUPPLEMENTARI DOMINATI - Ma nell’extra time i giallorossi hanno dilagato. Superato il brivido del tiro lasciato a Gimenez da 0,21 xG, i giallorossi hanno calciato 10 volte nei 30 minuti (più recuperi) finali, creando quattro grandi occasioni e convertendone due. Il 3-1 di El Shaarawy valeva 0,64 xG, quasi gli stessi sprecati da Abraham - 0,65 - quattro minuti prima non ribadendo il rete il colpo di testa sul palo di Ibanez, mentre il 4-1 di Pellegrini valeva 0,54 xG, sempre dopo una grande chance sprecata da Abraham, 0,43. L’inglese è riuscito nell’impresa di sprecare 1,38 xG nei soli tempi supplementari, ma sono numeri che, a posteriori, servono solo a ingrossare il conteggio finale, che è di 5,13 xG per la Roma e 1,44 per il Feyenoord. La qualificazione conquistata nei tempi supplementari è ampiamente meritata.