Cambio Campo - Gennari: "Roma e Atalanta lotteranno per il quarto posto. L'esperienza di Kjaer per marcare Dzeko"
Torna l'appuntamento con "Cambio Campo", la rubrica di Vocegiallorossa.it nella quale, prima di ogni partita della Roma, vi proponiamo un'intervista ad un giornalista che segue la squadra avversaria.
L'ospite di oggi è Fabio Gennari giornalista di Bergamopost.it, con il quale abbiamo parlato di Roma-Atalanta.
Nelle prime cinque gare stagionali, l’Atalanta ha subito 12 gol, gli stessi delle ultime 14 dello scorso campionato: Gasperini ha cambiato il suo modo di approcciare alle partite o c’è qualcosa che non sta funzionando al livello difensivo?
"I numeri dicono questo, ma io dividerei campionato e Champions League, perché la gara contro la Dinamo Zagabria è stata particolare, sia da un punto di vista emotivo che per la prestazione avversaria. Gli stessi croati hanno ammesso che quella contro l'Atalanta è la loro migliore gara negli ultimi cento anni. Per quel che riguarda la Serie A, la ricerca di fare gol è una prerogativa della squadra di Gasperini, anche a costo di scoprirsi e subire qualche rete di troppo. Nelle ultime due partite, quelle contro Genoa e Fiorentina, c'è stata anche una componente di sfortuna notevole: il rigore dei rossoblu non c'era e l'autogol di Palomino è casuale. È un periodo in cui l'Atalanta paga sempre le disattenzioni".
Il club di Percassi ha tenuto le sue pedine più importanti, compreso il tecnico, aggiungendo qualche volto nuovo in estate. La rosa di quest’anno è più completa e competitiva rispetto a quella della passata stagione?
"Sì, l'Atalanta è più forte rispetto alla scorsa stagione. Ha ceduto solamente Mancini, sostituendolo con Kjaer e comprando Malinovskyi e Muriel per l'attacco. Aver confermato gli elementi più importanti è stato fondamentale. Una squadra che arriva terza e in finale di Coppa Italia, persa con più di qualche dubbio per le decisioni arbitrali, è da confermare".
Come ha visto la Roma in questo avvio di stagione? A cosa può ambire la squadra di Fonseca?
"La Roma è una squadra forte che si giocherà con l'Atalanta il quarto posto. Incontrarla ora è un vantaggio per l'Atalanta, perché i giallorossi sono ancora in costruzione, come normale che sia quando arriva un nuovo tecnico. Nonostante questo, dal centrocampo in su Fonseca ha già trovato la quadra, riuscendo a mandare in gol tanti giocatori diversi. Dietro ha qualche problemino, come l'Atalanta, per questo secondo me vedremo una gara ricca di gol. L'assenza di Mancini può pesare negli equilibri romanisti. Una sfida di cui si parla poco sarà quella dei portieri: sia Gollini che Pau Lopez sono dei portieri in grado di fare un paio di parate decisive a gara. In una formazione che attacca molto, avere una garanzia tra i pali diventa fondamentale. Sarà una partita bella e aperta ad ogni risultato, molto dipenderà anche dalla forma atletica delle due squadre".
Quali situazioni tattiche o duelli individuali potranno risultare decisivi nella gara dell’Olimpico?
"Sono molto curioso delle scelte che farà Gasperini, perché potrebbe mandare in campo Kjaer che a quel punto si troverebbe davanti Dzeko. Il bosniaco è in fiducia e si sente al centro del progetto, cosa che lo scorso anno notavo meno. Serve molta esperienza per marcarlo e Kjaer può fare bene. Dall'altra parte, la velocità degli attaccanti dell'Atalanta potrebbe mettere in difficoltà i difensori romanisti, come accaduto nella sfida dello scorso anno".
Quanto può pesare l'impegno in Champions sul rendimento dell'Atalanta?
"Chiaramente è un fattore da tenere in considerazione, ma resta da capire fino a dove arriverà l'Atalanta in Champions. Per come si è messa dopo la prima giornata, gli uomini di Gasperini devono vincere la prossima contro lo Shakhtar Donetsk per sperare nella qualificazione. La Dea potrebbe finire anche in Europa League, che è già un altro tipo di impegno. Io credo però che la Champions e la corsa al quarto posto non pesino molto al livello mentale per l'Atalanta, perché nessuno si aspetta che la squadra vada avanti nella competizione o riconquisti di nuovo il quarto posto. Non c'è pressione per il momento e questo aiuta, perché la Champions League viene vista e vissuta come un'opportunità".